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Intervista
19 dicembre 2014 - Interni - India - Il Giornale
“Oramai ci diamo pugni in faccia da soli”
Ignazio la Russa, ex ministro della Difesa e fondatore di Fratelli d'Italia, non usa mezzi termini sul caso dei fucilieri di Marina, che si trascina da quasi 3 anni.
Con la vicenda marò torniamo sempre alla casella di partenza come nel gioco dell'oca?
«È ancora peggio. Al gioco dell'oca si torna indietro, mentre noi siamo fermi al punto di partenza. Non è stato fatto alcun passo reale per l'arbitrato, l'autorità giudiziaria indiana non ha ancora formalizzato l'accusa e non abbiamo mosso alcun tipo di ultimatum alle organizzazioni internazionali che promuovono le missioni a cui aderiamo».
L'arbitrato internazionale è la via d'uscita?
«Dopo pochi mesi di corretto tentativo l'Italia doveva capire che la via diplomatica era impraticabile. A quel punto bisognava attivare subito l'arbitrato».
Come è possibile che i vari governi abbiano annunciato svolte ed iniziative, che poi sono state puntualmente disattese?
«Una volta c'era una trasmissione televisiva che si chiamava Dilettanti allo sbaraglio».
Ci sono altre soluzioni per risolvere il caso?
«Bisognava tenere i marò in Italia quando erano rientrati. Adesso se non vogliamo minacciare di ritirarci da tutte le missioni facciamolo almeno da quella anti pirateria».
Latorre deve restare in patria o tornare in India?
«Il problema è molto serio. Secondo me non deve tornare in India, ma rischiamo di trovarci in un “cul de sac”. La conseguenza sarà un appesantimento della posizione del fuciliere di Marina rimasto a Delhi nelle grinfie del sistema giudiziario indiano».
Il governo ha assoldato Sir Daniel Betlehem, esperto inglese, per internazionalizzare la vicenda. Ha combinato qualcosa e quanto ci costa?
«La tortuosità della via intrapresa dal governo, che non ha portato a nulla, si vede dalla scelta di questi imprecisati baronetti dal costo ignoto. L'India ci molla schiaffi fin dal primo giorno, ma oramai ci diamo pugni in faccia da soli».
[continua]

video
10 febbraio 2014 | La vita in diretta | reportage
Marò candidati alle europee?
Se destra e sinistra candidassero un fuciliere di Marina a testa per le elezioni di Strasburgo sarebbe un segnale di unità e dignità nazionale.

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08 marzo 2012 | Uno Mattina | reportage
Il caso dei marò "ostaggi" degli indiani


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19 febbraio 2014 | Rai 1 mattina | reportage
Ennesimo rinvio per i marò. L'Italia richiama l'ambasciatore, ma non basta


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radio

15 gennaio 2014 | Zapping | intervento
India
I marò e la solita Italietta
I marò forse eviteranno la spada di Damocle della legge che prevede la pena di morte, ma in questo caso po­trebbero rischiare di tornare fra le grinfie del Kerala per venir giudicati. Lo scrive l’agenzia indiana Press Trust, mentre l’Italia ha chiesto alla Corte suprema di rimandare a casa i marò «in attesa del processo». Nel frattempo a Milano si festegge­rà con un galà la 65 ª Giornata naziona­le della Repubblica dell'India. Ed il 26 gennaio, il consolato di Delhi e l’or­chestra sinfonica Giuseppe Verdi hanno organizzato un concerto «de­dicato all’India in occasione della Fe­sta nazionale »all’auditorio della Fon­dazione Cariplo. Pecunia non olet, ma in pratica suoneremo per gli india­ni c­he da due anni trattengono Massi­miliano Latorre e Salvatore Girone.

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18 febbraio 2014 | Radio Radio | intervento
India
Unità e Giornale d'accordo sui marò


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21 gennaio 2014 | Radio24 Melog cronache meridiane | intervento
India
I marò rischiano la pena di morte?


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