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12 maggio 2017 - Attualità - Italia - Il Giornale
Oltre 600 candidati per il “Reporter day”
Fausto Biloslavo
Oltre 600 candidati che inseguono il mito del reportage. Alcuni già avviati con buone esperienze alle spalle, altri pronti alla scommessa della vita. Tutti accomunati da tanta passione e dal sogno offerto dal Reporter day, che ti permette di metterti in gioco se hai stoffa e talento. Se ti senti dentro un Superman dei reportage c\'è ancora tempo per iscriversi fino a domenica.
Il 22 giugno a Milano, nella sede del Giornale, saranno selezionati i progetti più belli e originali ascoltando la presentazione degli autori. Il giorno dopo verranno annunciati, con il coinvolgimento dei lettori, i due progetti di reportage premiati. Non con stucchevoli targhe e al massimo un assegno, ma con la possibilità di realizzare il sogno di ogni reporter, il servizio sul terreno con la copertura totale delle spese. E soprattutto la soddisfazione di vederlo pubblicato su una testata nazionale come il Giornale. «Una grande iniziativa, che premia il merito e punta a scoprire nuovi talenti» spiega il direttore, Alessandro Sallusti. L\'idea è degli Occhi della guerra, il portale di crowdfunding nato tre anni fa grazie a chi vi scrive, Gian Micalessin e il sito del Giornale. Decine di migliaia di euro donati dai nostri lettori hanno permesso di realizzare reportage di qualità sui fronti più caldi.
«Fare il reporter è ancora un sogno per molti - sottolinea Andrea Pontini, amministratore delegato del ilgiornale.it, che fin dall\'inizio ha creduto nel progetto Occhi della guerra - Proprio per dare forma a questo sogno abbiamo organizzato il Reporter Day, il primo evento per fare emergere talenti da dedicare a questa professione molto difficile, ma anche incredibilmente coinvolgente e appassionante».
Fino ad oggi i candidati sono 618, ma c\'è tempo ancora tre giorni per presentare un progetto di reportage in grado di vincere. La sorpresa è proprio la grande partecipazione ed entusiasmo per un ritorno al giornalismo sul terreno, che un tempo si misurava dal buco sulla suola delle scarpe. La maggior parte degli aspiranti reporter sono giovani fra i 20 ed i 35 anni, ma ci sono candidati più maturi ed esperti, anche sessantenni. Molti si sono iscritti al Reporter day dalSsud Italia, da Roma o dalla isole. Non manca qualche straniero e chi ha compilato la richiesta dagli Stati Uniti, Brasile, Cuba, Russia, India e Bangladesh. La maggioranza è composta da giornalisti che vogliono mettersi alla prova, con le donne che battono gli uomini. Il contrario fra i videomaker ed i fotografi. Alcuni hanno esperienze importanti con note testate. In gran parte, però, sono alle prese con la gavetta in realtà locali oppure hanno aperto un blog.
«Forse è arrivato il momento di dare una svolta alla mia vita» ha scritto uno dei candidati. Qualcuno ha unito due vocazioni, come il medico di un\'organizzazione umanitaria, che durante i suoi viaggi realizza anche fotoreportage. Un candidato ammette che «oggi non è facile fare il giornalista. Mi ha sorpreso che il Giornale abbia dato questa opportunità a noi giovani».

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29 dicembre 2010 | | reportage
Gli occhi della guerra a Trieste
Dopo aver portato la mostra su 25 anni di reportage di guerra in tutta Italia, finalmente il 29 dicembre è stata inaugurata a Trieste, presso la sala espositiva della Parrocchia di Santa Maria Maggiore, via del Collegio 6. Gli occhi della guerra sono dedicati ad Almerigo Grilz e a tutti i giornalisti caduti sul fronte dell'informazione. La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 10 al 20 gennaio. L'evento è stato organizzato dal Circolo universitario Hobbit con la sponsorizzazione della Regione.

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12 maggio 2020 | Tg5 | reportage
L'infermiera sopravvissuta al virus
L’infermiera ha contratto il virus da un paziente anziano nell’ospedale Maggiore di Trieste A casa non riusciva più a respirare ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale Il figlio, soldato della Nato, era rimasto bloccato sul fronte baltico dall’emergenza virus con l’appartamento pieno di medicine l’incubo del contagio non l’abbandonerà mai Due mesi dopo il contagio Svetlana è negativa al virus ma ancora debole e chiusa in casa

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05 ottobre 2010 | La vita in diretta - Raiuno | reportage
Islam, matrimoni forzati e padri assassini
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20 giugno 2017 | WDR | intervento
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Più cittadini italiani con lo ius soli
Estendere la cittadinanza italiana ai bambini figli di stranieri? È la proposta di legge in discussione in Senato in questi giorni. Abbiamo sentito favorevoli e contrari.

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