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03 gennaio 2013 - Esteri - India - Il Giornale
Marò pronti a rientrare in India già oggi
I marò dovrebbero ripartire oggi per l'India e rientrare a Ko­chi il 4 gennaio dopo la fine del­le due settimane di «licenza»na­talizia concesse dai giudici del Kerala. Il condizionale è d'ob­blig­o perchè la Difesa e gli Este­ri continuano a mantenere una rigorosa censura su tutti gli aspetti «scomodi» della vicen­da. Il 22 dicembre, quando Sal­vatore Girone e Massimiliano Latorre sono rientrati in patria per il permesso, la pubblicità è stata addirittura esagerata. Adesso che dovrebbero rientra­re il silenzio è d'obbligo. Nono­stante oggi a Roma i fucilieri di marina del reggimento San Marco, accusati dagli indiani di aver ucciso due pescatori scam­biati per pirati, incontreranno il ministro della Difesa, Giam­paolo Di Paola. Li accompagne­rà il capo di stato maggiore del­la Marina, ammiraglio Luigi Bi­nelli Mantelli.
Nell'ultima giornata italiana i marò dovrebbero presentarsi alla procura di Roma, che ha aperto un'inchiesta. Come il
 Giornale ha già spiegato baste­rebbe­poco per trattenerli in Ita­lia ribadendo la nostra giurisdi­zione sul caso obbligandoli a non rientrare a Kochi. «La magi­stratura italiana non ha proce­duto pur avendo aperto un fa­scicolo. E il 3 gennaio (i marò) dovrebbero rientrare in India. È inaudito e vergognoso per l'Italia, che ciò possa accadere. Da una parte voglio invocare il principio della obbligatorietà dell'azione penale, ma ancor più desidero rivolgermi al vice presidente del Csm, Michele Vietti, per chiedere un suo ur­gente intervento» ha dichiara­to Enrico Pianetta, il capogrup­po del Pdl in commissione Este­ri della Camera.
Un colpo di scena sognato da tanti, quello dei marò costretti a rimanere in Italia per venir giudicati dalla nostra magistra­tura. La realtà dei fatti è stata ri­chiamata ieri con l'Ansa da Va­nia Girone, la moglie di uno dei due fucilieri di marina: «La li­cenza
 di due settimane scade tra due giorni. Hanno una paro­la: rientreranno in India con l'auspicio che, in breve tempo, la loro vicenda possa avere una soluzione positiva». Stessa lun­ghezza d'onda per la famiglia Latorre.
Chi invece la pensa all'oppo­sto è il console Mario Vattani, di­ventato famoso per un concer­to fascistoide organizzato da Casa Pound. Il diplomatico, che si candida alle elezioni con la Destra, ha spiegato che «i ma­rò non
 devono tornare in India per nessun motivo. Se fossimo francesi, inglesi o americani, li rimanderemmo in India? In tal caso molto probabilmente non ci sarebbero neanche mai en­trati ».
Il governo indiano è convinto
 che i marò torneranno in India: «L'Italia ha assicurato che rien­treranno nelle prima settima­na di gennaio». Salvo colpi di scena dell'ultima ora Latorre e Girone partiranno nel pomerig­gio di oggi per Kochi. Dopo uno scalo negli Emirati Arabi arrive­ranno in India venerdì.
«Con il loro ritorno abbiamo una ragionevole aspettativa che la decisione della Corte su­prema sulla giurisdizione subi­sca un'accelerazione e la con­creta speranza che sia favorevo­le all'Italia» dichiara al
 Giorna­le il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura.
La più alta Corte indiana ha ri­preso i lavori il 2 gennaio, ma per il caso 135, relativo ai marò, non è stata ancora fissata alcu­na udienza per la sentenza. Gi­rone e Latorre dovranno pre­sentarsi davanti al tribunale di Kollam il 15 gennaio per rispon­dere dell'accusa­di omicidio vo­lontario dei due pescatori india­ni.
 Fino ad oggi le udienze sono state rinviate in attesa della de­cisione della Corte suprema, che secondo alcune fonti do­vrebbe arrivare a fine mese. 
www.faustobiloslavo.eu
 
[continua]

video
10 febbraio 2014 | La vita in diretta | reportage
Marò candidati alle europee?
Se destra e sinistra candidassero un fuciliere di Marina a testa per le elezioni di Strasburgo sarebbe un segnale di unità e dignità nazionale.

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19 febbraio 2014 | Rai 1 mattina | reportage
Ennesimo rinvio per i marò. L'Italia richiama l'ambasciatore, ma non basta


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10 luglio 2014 | TG5 | reportage
Le parcelle d'oro degli avvocati dei marò
Cinque milioni di dollari, dalle tasche del contribuente italiano, sono stati sborsati per la difesa dei marò. In stragrande maggioranza serviti a pagare le costose parcelle degli avvocati indiani che rappresentano i marò ed in minima parte come anticipo del baronetto inglese ingaggiato per intraprendere la via dell’arbitrato internazionale. Soldi ben spesi se Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non fossero ancora trattenuti in India da due anni e mezzo senza processo. Un esborso assurdo tenendo conto dei risultati raggiunti fino ad ora, poco superiori allo zero.

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radio

26 marzo 2013 | Radio24 | intervento
India
I Marò rispediti in India


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12 marzo 2013 | Radio 24 - Melog | intervento
India
I due Marò
La storia di Massimilianno Latorre e Salvatore Girone i fucilieri di Marina trattenuti in India per un anno con l'accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati. Sul Giornale.it è raccontata nell'e book "I NOSTRI MARO'", che ripercorre la vicenda attraverso documenti esclusivi, testimonianze, foto e video inediti. Un anno di sgarbi diplomatici, interpretazioni arbitrarie del diritto e umiliazioni, ma anche un anno di retroscena e di battaglie per riportarli a casa. Latorre e Girone restano in Italia, ma la storia non è finita. Ora è sotto tiro il nostro ambasciatore in india, Daniele Mancini, come rappresaglia per il mancato rientro a Delhi dei marò.

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26 marzo 2013 | Radio Città | intervento
India
Caso marò: Terzi si dimette. Il ministro della Difesa no


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