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Reportage
08 marzo 2021 - Attualità - Iraq - Il Giornale
“In Irak la chiesa è viva” La festa dei cristiani per il Papa pellegrino
Qaraqosh(Irak) I cristiani di Qaraqosh, perseguitati dall\'Isis, sono in strada da ore, pigiati uno sull\'altro, per salutare Francesco, il primo Papa pellegrino in Irak. Ramoscelli d\'ulivo, foto di Bergolio, bandierine del Vaticano fanno da contorno a una grande, indimenticabile, giornata di festa. Il popolo cristiano è variopinto. I primi che incontriamo sono dei monaci libanesi con saio, cappuccio e barboni grigi, che camminano scalzi verso la cattedrale. Una giovane madre ha portato il figlio piccolo vestendolo come il Papa. Alcuni Rambo dei corpi speciali vestiti di nero e armati fino ai denti si sono addirittura infilati le bandierine dell\'Irak e del Papa sui giubbotti antiproiettile. La coreografia è organizzata da un prete e una suora, giovani, che ballano scatenati e cantano a squarciagola lanciando la folla nei ritornelli in italiano. Su un tetto è appostata una pattuglia di suore compresa Patrizia, l\'unica italiana dell\'Irak, che si occupa di un asilo a Qaraqosh.
L\'arrivo del Papa è un tripudio fin dal sorvolo dell\'elicottero su Mosul. La folla si scatena quando intravede il Santo Padre che saluta. Tutti vogliono fare un selfie, ma la sicurezza è rigidissima e i cristiani si accontentano della foto con l\'immagine stampata su un volantino. Davanti alla cattedrale dell\'Immacolata Concezione semi incendiata dall\'Isis, il Pontefice benedice il portone d\'ingresso che si apre su una parte della chiesa ancora annerita.
«Vi incoraggio a non dimenticare chi siete e da dove venite. A custodire i legami che vi tengono insieme, le vostre radici» esordisce il Papa davanti all\'altare ancora annerito dal fuoco. Bergoglio invita i cristiani al «perdono necessario da parte di coloro che sono sopravvissuti agli attacchi terroristici. Per favore non scoraggiatevi, serve capacità di perdonare e nello stesso tempo il coraggio di lottare». Il Papa ha ricevuto in ricordo due stole con il simbolo delle croci distrutte dall\'Isis e riportato in Irak un libro sacro sfuggito miracolosamente all\'avanzata del Califfato, messo in salvo in Italia. La dedica del Papa come ospite d\'onore della cattedrale è toccante: «Da questa chiesa distrutta e ricostruita, simbolo della speranza di Qaraqosh e di tutto l\'Irak, invoco da Dio, per intercessione della Vergine Maria, il dono della pace».
Poche ore prima Francesco era a Mosul, l\'ex capitale del Califfato, nell\'impressionante scenario di distruzione della piazza delle quattro chiese trasformate in corte talebana e orribile prigione dall\'Isis. Alla fine la coalizione alleata contro il terrorismo l\'ha bombardata radendola al suolo. «Com\'è crudele che questo Paese, culla di civiltà, sia stato colpito da una tempesta così disumana, con antichi luoghi di culto distrutti e migliaia di persone - musulmani, cristiani, yazidi - annientate» ha denunciato Bergoglio davanti alle macerie elevando una preghiera per tutte le vittime della guerra.
L\'ultima tappa dello storico viaggio di tre giorni in Irak è la messa nello stadio di Erbil, nel Kurdistan: un bagno di folla con 10mila persone. Quando Francesco arriva sulla Papamobile e fa il giro dello stadio i cristiani vanno in visibilio. Il Santo Padre viene rincorso da giovani e anziani come una rockstar. Sull\'altare mostra tutti gli acciacchi dell\'età zoppicando sensibilmente, ma la funzione è toccante e Bergoglio ammette che questo viaggio «mi resterà per sempre nel cuore». Nell\'omelia lancia il messaggio di resistenza: «Oggi, posso toccare con mano che la Chiesa in Irak è viva, che Cristo vive e opera in questo suo popolo santo e fedele»
[continua]

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28 settembre 2015 | Terra! | reportage
Il fronte del parto
In onda su Rete 4 la puntata "Avanti c'è posto" del settimanale tv di Toni Capuozzo sull'immigrazione e le sue cause. Uno dei servizi è il mio reportage di dieci minuti sul fronte nel nord dell'Iraq fra battaglie contro le bandiere nere, tendopoli dove i profughi vogliono partire per l'Europa, paracadutisti della Folgore che addestrano i curdi ed i monuments men italiani, che proteggono il patrimonio archeologico dell'umanità.

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22 novembre 2014 | | reportage
Premio Cutuli
Da Erbil collegamento per ricordare Maria Grazia uccisa dai talebani il 19 novembre 2011 a Surobi sulla strada per Kabul

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12 febbraio 2008 | Top Secret Rete 4 | reportage
Iraq: il caso Calipari
Fausto Biloslavo e Barbara Schiavulli parlano di Nicola Calipari il numero due del Sismi ucciso ad un posto di blocco americano in Iraq, mentre portava in salvo Giuliana Sgrena, la giornalista del Manifesto sequestrata a Baghdad nel 2005. Con Claudio Brachino si parla anche della missione italiana ad An Nassiryah e dell'impegno militare in Afghanistan.

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radio

14 giugno 2014 | Radio24 | intervento
Iraq
L'avanzata del Califfato
Il califfato con Baghdad capitale, Corano e moschetto, mani amputate ai ladri, nemici crocefissi, tasse islamiche, donne chiuse in casa ed Occidente nel mirino con l’obiettivo di governare il mondo in nome di Allah. Questo è lo “Stato islamico dell’Iraq e della Siria” (Isis), che sta conquistando città dopo città rischiando di far esplodere il Medio Oriente.

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31 ottobre 2010 | Nuova Spazio Radio | intervento
Iraq
Wikileaks dice quello che si sa già. Per tutti è un grande scoop
I rapporti Usa che smonterebbero la versione italiana di un episodio della battaglia dei ponti ad An Nassiryah e la morte accidentale di un paracadutista in Iraq sono la classica tempesta in un bicchier d’acqua. Le rivelazioni di Wikileaks sugli italiani della missione Antica Babilonia derivano dagli stessi rapporti scritti dal nostro contingente, che lungo la catena di comando arrivavano fino al quartier generale americano a Baghdad. E altro ancora.

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26 agosto 2010 | Radio Anch'io - Radio Uno | intervento
Iraq
Missione compiuta?
Il ritiro del grosso dei soldati americani lascia un paese ancora instabile, ma la missione è in parte compiuta.

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06 ottobre 2015 | Zapping Rai Radio 1 | intervento
Iraq
Raid italiani in Iraq?
Raid italiani le ipotesi:Paolo Magri dir.Ispi,Fausto Biloslavo corrispondente Il Giornale.

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