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21 aprile 2023 - Prima - Italia - Il Giornale
Salvi i trattati internazionali ma giro di vite sui permessi
Tempesta in un bicchiere d’acqua per il decreto ribattezzato Cutro approvato ieri dal Senato. Gli emendamenti non hanno trasformato la norma in una legge nazista che cancella i diritti dei migranti. Al contrario, proprio sul nodo della «protezione speciale» è stato votato il giro di vite, ma senza cancellarla del tutto con un colpo di penna. E tantomeno si sono buttati alle ortiche i trattati internazionali su protezione e asilo che rimangono inviolabili. Nello stesso tempo la Lega può cantare vittoria dichiarando che si è tornati allo spirito dei decreti sicurezza di Salvini poi affossati dal Quirinale. Proprio dal Colle era stato segnalato all’esecutivo la delicatezza dei passaggi relativi ai trattati internazionali. E Palazzo Chigi si è fatto garante mediando con gli alleati di governo più duri e puri. In aula il «compromesso» è arrivato con l’emendamento sull’articolo 7, che porta come primo firmatario Maurizio Gasparri, Forza Italia, vicepresidente del Senato e navigato politico.
La protezione speciale sarà concessa solo per casi eccezionali sanandone così l’abuso che permetteva la conversione in permessi di soggiorno per lavoro. La speranza, un po’ vana, è che serva da deterrente per chi pensa di imbarcarsi nel rischioso tragitto illegale fino in Italia. L’emendamento, approvato della maggioranza, ridefinisce, «fatti salvi gli obblighi internazionali», le ipotesi per la protezione speciale «richiamando condizioni di salute non adeguatamente curabili nel paese di origine, calamità naturali, vittime del reato di costrizione o induzione al matrimonio».
Nonostante la sinistra abbia continuato a strapparsi i capelli, in maniera spesso demagogica, sono stati approvati anche altri articoli e relativi emendamenti finiti nel mirino. Il governo da una parte usa il «bastone» dichiarando guerra ai trafficanti e aggredisce furberie o scorciatoie dei migranti per restare in Italia, senza averne diritto, ma dall’altra utilizza la «carota» puntando a regolarizzare i «flussi di ingresso legale» necessari al mercato del lavoro.
Domanda e offerta sono ancora distanti, ma è importante che il testo licenziato dal Senato vada in questa direzione. E allo stesso tempo confermi il pugno di ferro nei confronti dei trafficanti di esseri umani.
L’articolo 8 è stato approvato senza modifiche introducendo un nuovo reato nel codice penale di morte e lesioni procurate da chi organizza o pilota la tratta dei migranti. Dopo il tragico naufragio di Cutro è giusto che paghino duramente anche gli scafisti, che hanno portato alla mattanza in mare. «Chiunque (...) promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri» in modo irregolare e pericoloso per la vita dei migranti, è punito con pene da 20 a 30 anni.
La parte del «bastone» del decreto riguarda pure l’articolo 10 che permetterà di potenziare la rete dei Cpr, i Centri di permanenza per il rimpatrio. I piani del Viminale prevedono almeno un Cpr per regione. Il periodo di permanenza nei centri aumenta di ulteriori 45 giorni permettendo di organizzare il rimpatrio, che solitamente comporta lungaggini causate dalle difficoltà di identificazione e di riconoscimento da parte delle ambasciate del clandestino come proprio cittadino.
L’esame alla Camera, entro il 10 maggio, dovrebbe essere più semplice dopo il fuoco e fiamme dei talebani dell’accoglienza al Senato. Il decreto Cutro diventerà legge, ma servirà solo a tamponare l’emergenza, non a risolvere la crisi che avrebbe bisogno di interventi più incisivi e a monte, sul fronte del mare e in Africa.
[continua]

video
26 agosto 2023 | Tgcom24 | reportage
Emergenza migranti
Idee chiare sulla crisi dagli sbarchi alla rotta balcanica.

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26 settembre 2012 | Uno Mattina | reportage
I lati oscuri (e assurdi) delle adozioni
Con mia moglie, prima di affrontare l’odissea dell’adozione, ci chiedevamo come mai gran parte delle coppie che sentono questa spinta d’amore andavano a cercare bambini all’estero e non in Italia. Dopo quattro anni di esperienza sulla nostra pelle siamo arrivati ad una prima, parziale e triste risposta. La burocratica e farraginosa gestione delle adozioni nazionali, grazie a leggi e cavilli da azzeccagarbugli, non aiutano le coppie che vogliono accogliere un bimbo abbandonato in casa propria, ma le ostacolano.

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21 settembre 2012 | La Vita in Diretta | reportage
Islam in Italia e non solo. Preconcetti, paure e pericoli


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radio

15 marzo 2018 | Radio Radicale | intervento
Italia
Missioni militari e interesse nazionale
https://www.radioradicale.it/scheda/535875/missioni-militari-e-interesse-nazionale Convegno "Missioni militari e interesse nazionale", registrato a Roma giovedì 15 marzo 2018 alle 09:23. L'evento è stato organizzato da Center for Near Abroad Strategic Studies. Sono intervenuti: Paolo Quercia (Direttore del CeNASS, Center for Near Abroad Strategic Studies), Massimo Artini (vicepresidente della Commissione Difesa della Camera dei deputati, Misto - Alternativa Libera (gruppo parlamentare Camera)), Fausto Biloslavo (giornalista, inviato di guerra), Francesco Semprini (corrispondente de "La Stampa" da New York), Arije Antinori (dottore di Ricerca in Criminologia ed alla Sicurezza alla Sapienza Università di Roma), Leonardo di marco (generale di Corpo d'Armata dell'Esercito), Fabrizio Cicchitto (presidente della Commissione Affari esteri della Camera, Area Popolare-NCD-Centristi per l'Europa). Tra gli argomenti discussi: Difesa, Esercito, Esteri, Forze Armate, Governo, Guerra, Informazione, Italia, Ministeri, Peace Keeping, Sicurezza. La registrazione video di questo convegno ha una durata di 2 ore e 46 minuti. Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio

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03 gennaio 2011 | Radio Capodistria - Storie di bipedi | intervento
Italia
Gli occhi della guerra
Le orbite rossastre di un bambino soldato, lo sguardo terrorizzato di un prigioniero che attende il plotone di esecuzione, l’ultimo rigagnolo di vita nelle pupille di un ferito sono gli occhi della guerra incrociati in tanti reportage di prima linea. Dopo l’esposizione in una dozzina di città la mostra fotografica “Gli occhi della guerra” è stata inaugurata a Trieste. Una collezione di immagini forti scattate in 25 anni di reportage da Fausto Biloslavo, Gian Micalessin e Almerigo Grilz, ucciso il 19 maggio 1987 in Mozambico, mentre filmava uno scontro a fuoco. La mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino al 20 gennaio, è organizzata dall’associazione Hobbit e finanziata dalla regione Friuli-Venezia Giulia. L’esposizione è dedicata a Grilz e a tutti i giornalisti caduti in prima linea. Il prossimo marzo verrà ospitata a Bruxelles presso il parlamento europeo.Della storia dell'Albatross press agency,della mostra e del libro fotografico Gli occhi della guerra ne parlo a Radio Capodistria con Andro Merkù.

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24 maggio 2010 | Radio Padania Libera | intervento
Italia
Proselitismo islamico dietro le sbarre
“Penso che sia giusto se alcuni musulmani combattono la guerra santa contro gli americani in paesi che non sono la loro terra”. Dopo un lungo girarci attorno Kamel Adid sorprende un po’ tutti, quando sputa il rospo. La domanda riguardava i mujaheddin, i musulmani pronti a morire per Allah, contro l’invasore infedele. Tre soldati della guerra santa, arrivati un paio di mesi fa da Guantanamo, sono rinchiusi poco più in là, nel reparto di massima sicurezza del carcere di Opera, alle porte di Milano.
Adid è un giovane marocchino di 31 anni con barbetta islamica d’ordinanza e tunica color noce. Nel carcere modello di Opera fa l’imam dei 44 musulmani detenuti, che frequentano una grande sala adibita a moschea. Un predicatore fai da te, che di solito parla un linguaggio moderato e ti guarda con occhioni apparentemente timidi.
Deve scontare ancora due mesi di pena per un reato legato alla droga e da pochi giorni è stato trasferito in un altro istituto. “Quelli che si fanno saltare in aria subiscono il lavaggio del cervello – si affretta a spiegare l’autonominato imam – Noi abbiamo riscoperto la fede in carcere. Pregare ci da conforto, ci aiuta ad avere speranza”.

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20 giugno 2017 | WDR | intervento
Italia
Più cittadini italiani con lo ius soli
Estendere la cittadinanza italiana ai bambini figli di stranieri? È la proposta di legge in discussione in Senato in questi giorni. Abbiamo sentito favorevoli e contrari.

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06 settembre 2018 | Radio immaginaria | intervento
Italia
Teen Parade
Gli adolescenti mi intervistano sulla passione per i reportage di guerra

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