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19 dicembre 2025 - Il fatto - Italia - Il Giornale
Da Gaza alla Flotilla. La rete del rettore leader dei pro Pal
Fausto Biloslavo
Dopo l’imam pronto al partito islamico, che augurava il Paradiso al leader di Hamas Ismail Haniyeh, ucciso a Teheran, a Lecce abbiamo il rettore pro Pal, Fabio Pollice, a capo dell’università del Salento dal 2019 fino al mese scorso. Il 24 settembre il secondo ateneo pugliese per numero di iscritti pubblica un post su Facebook, “Unisalento per Gaza”. Il rettore Pollice dichiara: “Ho avuto ieri l’opportunità di salutare a nome di tutta la comunità accademica gli equipaggi delle imbarcazioni che, a breve, salperanno dal porto di Otranto, come Global Freedom Flotilla, per tentare di forzare il blocco navale israeliano”.
Le foto pubblicate sotto il post mostrano sorrisi e abbracci con Shoukri “Shosho” Hroub, in maglietta rosa. Uno dei leader delle proteste pro Pal in Italia, che nel novembre 2023, durante una delle manifestazioni a Milano, ha pronunciato frasi, secondo le cronache di diversi quotidiani, che giustificano e appoggiano i responsabili del 7 ottobre. «Hamas fa parte della grande resistenza palestinese e ne sono orgoglioso» sosteneva Hroub, che fa parte dell’Unione democratica arabo palestinese (Udap).  E poi azzardava un ardito parallelo fra Hamas e il popolo palestinese che “ha il diritto e il dovere di resistere come i partigiani a Sant'Anna di Stazzema”. Assieme agli applausi dei manifestanti sono arrivati anche dei fischi. Nel corteo c’era pure uno striscione, poi fatto abbassare dagli organizzatori, che non lasciava dubbi: "Con Hamas, le brigate Ezzedin al-Qassam e il popolo palestinese per la liberazione della Palestina» del partito marxista-leninista italiano.
"L'Udap può ritenersi ideologicamente affine al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina in quanto entrambe formazioni di ispirazione marxista-leninista - spiega l’esperto Giovanni Giacalone - Alle loro presenze di piazza è capitato più volte di vedere anche vessilli del Pflp”. L’Udap ha pure condiviso le liste di proscrizione degli ebrei da colpire di formazioni di estrema sinistra e gli attacchi al governo Meloni. Hroub, nel settembre dello scorso anno, quando il Viminale aveva vietato un corteo a ridosso del 7 ottobre ha dichiarato: “Noi ci saremo a Roma in qua­lun­que caso (…) il mini­stro fa il mini­stro, noi fac­ciamo la lotta in piazza, lo sap­piamo fare”. Non proprio un angioletto, che nelle manifestazioni era spesso assieme a Mohammed Hannoun sanzionato dagli Usa con l’accusa di essere l’uomo e collettore di Hamas in Italia.
Nella foto pugliese assieme a  Hroub e al rettore, con sciarpetta della Palestina libera d’ordinanza, c’è pure Fabio Tarantino, un civico vicino al Pd, vicepresidente facente funzioni della Provincia e sindaco del comune di Martano.
In aprile il rettore Pollice era a Teheran, “su invito dell’ambasciatore iraniano in Italia, Mohammad Reza Sabouri” riporta l’ateneo. L’occasione è la conferma di collaborazioni scientifiche con 5 università iraniane ed “i protocolli in procinto di essere firmati” con altre tre. Per di più “l’Università del Salento è stata invitata come ospite d’onore all’Innovex del 2026: il salone dell’Innovazione che ogni anno accoglie centinaia di imprese innovative da tutto il Medio Oriente”. In realtà dovrebbe essere l’Inotex di Teheran, dove russi e iraniani fanno la parte del leone su “scienza, tecnologia, innovazione”, campi perfetti per il dual use in campo civile e militare. 
Il 2 luglio, però, il Senato accademico con l’avallo del rettore, grazie a pressione e richieste dei Cobas, sospende le “collaborazioni con enti coinvolti nello sviluppo di tecnologie militari o che abbiamo apertamente sostenuto l’aggressione militare perpetrata dallo Stato d’Israele nei confronti della popolazione di Gaza”. E il collettivo studentesco vuole imporre un’altra mozione per bloccare, specificatamente, qualsiasi rapporto con le università israeliane, senza citare quelle iraniane.
Non è un caso che al commiato il rettore Pollice, vicino all’ex governatore Michele Emiliano secondo una fonte leccese, sia stato incensato dal deputato Pd, Claudio Stefanazzi.
[continua]

video
04 luglio 2012 | Telefriuli | reportage
Conosciamoci
Giornalismo di guerra e altro.

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29 dicembre 2010 | | reportage
Gli occhi della guerra a Trieste
Dopo aver portato la mostra su 25 anni di reportage di guerra in tutta Italia, finalmente il 29 dicembre è stata inaugurata a Trieste, presso la sala espositiva della Parrocchia di Santa Maria Maggiore, via del Collegio 6. Gli occhi della guerra sono dedicati ad Almerigo Grilz e a tutti i giornalisti caduti sul fronte dell'informazione. La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 10 al 20 gennaio. L'evento è stato organizzato dal Circolo universitario Hobbit con la sponsorizzazione della Regione.

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29 dicembre 2011 | SkyTG24 | reportage
Almerigo ricordato 25 anni dopo
Con un bel gesto, che sana tante pelose dimenticanze, il presidente del nostro Ordine,Enzo Iacopino, ricorda davanti al premier Mario Monti, Almerigo Grilz primo giornalista italiano caduto su un campo di battaglia dopo la fine della seconda guerra mondiale, il 19 maggio 1987 in Mozambico.

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radio

25 maggio 2010 | Spazio Radio - Radio 1 | intervento
Italia
L'Islam nelle carceri italiane
In Italia su oltre 23mila detenuti stranieri, 9840 risultano musulmani, secondo i dati ufficiali. Almeno seimila, però, non si sono dichiarati. Il rapporto di 364 pagine, “La radicalizzazione jihadista nelle istituzioni penitenziarie europee”, realizzato dall’esperto di Islam nella carceri, Sergio Bianchi, ne indica 13mila.
In Italia ci sono circa 80 islamici dietro le sbarre per reati connessi al terrorismo. Dal 2009 li hanno concentrati in quattro istituti di pena: ad Asti, Macomer, Benevento e Rossano. Nel carcere di Opera, invece, sono arrivati Adel Ben Mabrouk, Nasri Riadh e Moez Abdel Qader Fezzani, ex prigionieri di Guantanamo. Chi li controlla ogni giorno racconta che parlano in italiano. La guerra santa in Afghanistan l’hanno abbracciata dopo aver vissuto come extracomunicatori nel nostro paese. Non si possono incontrare fra loro e vivono in celle singole. Pregano regolarmente con molta devozione e hanno mantenuto i barboni islamici.

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15 marzo 2018 | Radio Radicale | intervento
Italia
Missioni militari e interesse nazionale
https://www.radioradicale.it/scheda/535875/missioni-militari-e-interesse-nazionale Convegno "Missioni militari e interesse nazionale", registrato a Roma giovedì 15 marzo 2018 alle 09:23. L'evento è stato organizzato da Center for Near Abroad Strategic Studies. Sono intervenuti: Paolo Quercia (Direttore del CeNASS, Center for Near Abroad Strategic Studies), Massimo Artini (vicepresidente della Commissione Difesa della Camera dei deputati, Misto - Alternativa Libera (gruppo parlamentare Camera)), Fausto Biloslavo (giornalista, inviato di guerra), Francesco Semprini (corrispondente de "La Stampa" da New York), Arije Antinori (dottore di Ricerca in Criminologia ed alla Sicurezza alla Sapienza Università di Roma), Leonardo di marco (generale di Corpo d'Armata dell'Esercito), Fabrizio Cicchitto (presidente della Commissione Affari esteri della Camera, Area Popolare-NCD-Centristi per l'Europa). Tra gli argomenti discussi: Difesa, Esercito, Esteri, Forze Armate, Governo, Guerra, Informazione, Italia, Ministeri, Peace Keeping, Sicurezza. La registrazione video di questo convegno ha una durata di 2 ore e 46 minuti. Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio

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20 giugno 2017 | WDR | intervento
Italia
Più cittadini italiani con lo ius soli
Estendere la cittadinanza italiana ai bambini figli di stranieri? È la proposta di legge in discussione in Senato in questi giorni. Abbiamo sentito favorevoli e contrari.

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06 settembre 2018 | Radio immaginaria | intervento
Italia
Teen Parade
Gli adolescenti mi intervistano sulla passione per i reportage di guerra

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03 gennaio 2011 | Radio Capodistria - Storie di bipedi | intervento
Italia
Gli occhi della guerra
Le orbite rossastre di un bambino soldato, lo sguardo terrorizzato di un prigioniero che attende il plotone di esecuzione, l’ultimo rigagnolo di vita nelle pupille di un ferito sono gli occhi della guerra incrociati in tanti reportage di prima linea. Dopo l’esposizione in una dozzina di città la mostra fotografica “Gli occhi della guerra” è stata inaugurata a Trieste. Una collezione di immagini forti scattate in 25 anni di reportage da Fausto Biloslavo, Gian Micalessin e Almerigo Grilz, ucciso il 19 maggio 1987 in Mozambico, mentre filmava uno scontro a fuoco. La mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino al 20 gennaio, è organizzata dall’associazione Hobbit e finanziata dalla regione Friuli-Venezia Giulia. L’esposizione è dedicata a Grilz e a tutti i giornalisti caduti in prima linea. Il prossimo marzo verrà ospitata a Bruxelles presso il parlamento europeo.Della storia dell'Albatross press agency,della mostra e del libro fotografico Gli occhi della guerra ne parlo a Radio Capodistria con Andro Merkù.

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