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Breve
28 dicembre 2008 - Esteri - Iraq - il Giornale
Al fronte crescono i divorzi E gli Usa inviano in Iraq consulenti matrimoniali
L’esercito americano impegnato nelle dure missioni di guerra, dal’Iraq all’Afghanistan, sta combattendo una nuova battaglia contro il devastante aumento dei divorzi. I matrimoni di molti soldati, impiegati all’estero per turni in prima linea fra i 12 ed i 15 mesi, non reggono. Per arginare l’offensiva delle separazioni il Pentagono ha messo in piedi un centro speciale a camp Victory, vicino all’aeroporto di Bagdad. Lo rivela il Times di Londra. Ben 45 specialisti sono pronti ad intervenire per un blitz di consulenza matrimoniale. A bordo di veloci fuoristrada raggiungono le unità americane più sperdute per mettere una buon parola fra il marito soldato e la moglie a casa sul punto della rottura. Il pezzo forte è un manuale tascabile dal titolo inequivocabile: “I sette principi per far funzionare un matrimonio”.
Kevin Gormley, comandante del centro anti divorzi, non ha dubbi: “Abbiamo bisogni di mantenere i nostri combattenti in buona salute e sereni. Per farlo dobbiamo parlare dei loro sentimenti”. Internet ha reso possibile ai soldati, impegnati al fronte, un contatto talvolta quotidiano con le famiglie. Un passo avanti che, però, crea nuovi problemi. Da oltreoceano i conflitti familiari rimbalzano nelle basi in zona di guerra. “Spesso dobbiamo mediare con ragazzi di 18 o 19 anni, che non hanno avuto il tempo di sviluppare il loro matrimonio” spiega lo psicologo militare Edmund Clark. Oppure con soldati che cercano di imporre alla moglie come lavare la macchina, da migliaia di chilometri di distanza.
F. Bil

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28 settembre 2015 | Terra! | reportage
Il fronte del parto
In onda su Rete 4 la puntata "Avanti c'è posto" del settimanale tv di Toni Capuozzo sull'immigrazione e le sue cause. Uno dei servizi è il mio reportage di dieci minuti sul fronte nel nord dell'Iraq fra battaglie contro le bandiere nere, tendopoli dove i profughi vogliono partire per l'Europa, paracadutisti della Folgore che addestrano i curdi ed i monuments men italiani, che proteggono il patrimonio archeologico dell'umanità.

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28 novembre 2014 | SKY TG 24 | reportage
Cristiani perseguitati
La storia dimenticata dei profughi cristiani in Iraq.

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21 giugno 2016 | Caffè di Rai 1 | reportage
Profughi dimenticati
Sulle macerie della guerra in Iraq, grazie al Rotary, abbiamo raccontato il dramma dei profughi dimenticati. Siamo stati gli occhi della guerra lungo il fronte dove scappano i rifugiati dall'offensiva su Mosul, la capitale del Califfato. Siamo andati nei campi dove i cristiani in fuga vivono in condizioni miserevoli. Siamo stati sotto le tende dei siriani attirati dai trafficanti per partire verso l’Europa. Abbiamo raccolto le testimonianze dei rifugiati yazidi massacrati dalle bandiere nere. Con le loro donne schiave come Lamja saltata su una mina per fuggire allo Stato islamico. Drammi veri provocati dalla tragedia della guerra.Storie terribili, che non possiamo dimenticare e che abbimo presentato 7 giugno a Cremona.

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radio

31 ottobre 2010 | Nuova Spazio Radio | intervento
Iraq
Wikileaks dice quello che si sa già. Per tutti è un grande scoop
I rapporti Usa che smonterebbero la versione italiana di un episodio della battaglia dei ponti ad An Nassiryah e la morte accidentale di un paracadutista in Iraq sono la classica tempesta in un bicchier d’acqua. Le rivelazioni di Wikileaks sugli italiani della missione Antica Babilonia derivano dagli stessi rapporti scritti dal nostro contingente, che lungo la catena di comando arrivavano fino al quartier generale americano a Baghdad. E altro ancora.

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06 ottobre 2015 | Zapping Rai Radio 1 | intervento
Iraq
Raid italiani in Iraq?
Raid italiani le ipotesi:Paolo Magri dir.Ispi,Fausto Biloslavo corrispondente Il Giornale.

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14 giugno 2014 | Radio24 | intervento
Iraq
L'avanzata del Califfato
Il califfato con Baghdad capitale, Corano e moschetto, mani amputate ai ladri, nemici crocefissi, tasse islamiche, donne chiuse in casa ed Occidente nel mirino con l’obiettivo di governare il mondo in nome di Allah. Questo è lo “Stato islamico dell’Iraq e della Siria” (Isis), che sta conquistando città dopo città rischiando di far esplodere il Medio Oriente.

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26 agosto 2010 | Radio Anch'io - Radio Uno | intervento
Iraq
Missione compiuta?
Il ritiro del grosso dei soldati americani lascia un paese ancora instabile, ma la missione è in parte compiuta.

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