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Domande di Oggi
27 dicembre 2012 - Esteri - India - Oggi
Che cosa accadrebbe se i marò non tornassero in India

Se Salvatore Girone e Massimiliano Latorre non tornassero in India dopo le due settimane di “licenza” natalizia la reazione sarebbe furiosa. L’Italia perderebbe la cauzione di 826 mila euro versata come garanzia del rientro dei marò entro le 15 del 10 gennaio. Le dichiarazioni giurate dell’ambasciatore italiano in India, Giacomo Sanfelice, e di Giampaolo Cutillo, console generale a Mumbai, capitale fnanziaria del Paese, avrebbero pure il loro peso. Sanfelice è alla fine del suo mandato, ma Cutillo potrebbe essere giudicato “persona non grata” per non aver rispettato gli impegni a nome dell’Italia. 

Se i fucilieri di marina non tornassero la corte di Kollam, che ha imbastito il processo contro i marò, dovrebbe emettere un mandato di cattura considerandoli latitanti. L’India fa parte dell’Interpol e potrebbe chiedere un ordine di arresto internazionale. L’Italia sarebbe costretta ad arrestare Latorre e Girone. Se i fucilieri del San Marco non tornassero l’opinione pubblica nello Stato del Kerala e qualche politico interessato aizzerebbero la protesta contro il governo centrale. 

I media indiani, che hanno già ironizzato sulle «vacanze romane per i marò», tornerebbero a cavalcare la vicenda in termini nazionalistici. Per i “leoni” del San Marco, inoltre, non rispettare l’impegno di tornare in India sarebbe un disonore. Non a caso Latorre e Girone hanno già chiarito: «Se torneremo in India? Certo, noi abbiamo una parola sola ed è una parola di italiani» . In realtà si sta lavorando per arrivare entro la scadenza della “licenza” all’agognata sentenza della Corte suprema indiana, che rientrerà dalle ferie il 2 gennaio. Se i giudici di New Delhi daranno ragione all’Italia su immunità e giurisdizione i marò potrebbero rimanere a casa per venir processati in patria.


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19 febbraio 2014 | Rai 1 mattina | reportage
Ennesimo rinvio per i marò. L'Italia richiama l'ambasciatore, ma non basta


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18 marzo 2013 | TG5 | reportage
Caso marò: documento esclusivo pubblicato dal Giornale
Il 15 marzo con la nota verbale 100/685, l’ambasciata italiana ricordava al “ministero degli Esteri indiano gli obblighi alla protezione dei diplomatici derivanti dalla Convenzione di Vienna”. Nella nota si chiede al governo di Delhi di “riassicurare che nessuna autorità indiana possa applicare misure restrittive alla libertà di Sua Eccellenza l’ambasciatore”. Alla fine si invita pure a garantire la “personale sicurezza” di Mancini e tutti i nostri diplomatici in India.

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20 marzo 2013 | TG5 | reportage
"I nostri marò" l'e book di Giornale.it
La storia di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone i fucilieri di Marina trattenuti in India per un anno con l'accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati. "I NOSTRI MARO'" è un e book di Fausto Biloslavo e Riccardo Pelliccetti, che ripercorre la vicenda attraverso documenti esclusivi, testimonianze, foto e video inediti. Un anno di sgarbi diplomatici, interpretazioni arbitrarie del diritto e umiliazioni, ma anche un anno di retroscena e di battaglie per riportarli a casa. Latorre e Girone restano in Italia, ma la storia non è finita. Ora è sotto tiro il nostro ambasciatore in India, Daniele Mancini, per il mancato rientro a Delhi dei marò.

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17 dicembre 2012 | Zappingduepuntozero | intervento
India
La saga dei marò
Un'analisi fuori dai denti di dieci mesi di linea morbida che non sono serviti a molto.

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