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17 aprile 2014 - Esteri - Ucraina - Il Giornale
Kiev, la resa dei primi soldati Consegnate le armi ai filo russi
L' offensiva militare di Kiev nell’Ucraina orientale rischia di spegnersi sul nascere. Una co­lonna di soldati ha consegnato i caricatori delle armi a una folla di filorussi che li circondava. I paramilitari hanno catturato sei blindati ucraini innalzando la bandiera di Mosca. Miliziani armati hanno occupato, dopo gli altri edifici pub­blici, anche il muni­cipio di Donetsk, «capitale» della ri­volta separatista. Nessuno ha spara­to, ma un caccia di Kiev è sfrecciato a vo­lo radente sui blin­dati catturati. Una si­tuazione a dir poco caotica con il presi­dente russo, Vladi­mir Putin, che parla di paese«sull’orlo di una guerra civile» durante una telefo­nata al cancelliere tedesco Angela Me­rkel.
Tutti sperano che sia solo un gioco pe­ricoloso per alzare la posta in vista del­l’incontro
 a Ginevra di oggi fra Russia, Ucraina, Usa e Unione europea. Vertice che nelle ulti­me ore rischiava di saltare per l’escalation militare.
La Nato, però, ha annunciato il rafforzamento in pochi giorni delle difese aeree, navali e terre­stri nell’Europa orientale. Il se­gretario generale, Andres Fogh Rasmussen, conferma che sa­ranno schierati più aerei nei cie­li orientali,
 più navi nel mar Bal­tico e nel Medit­erraneo orienta­le e altri uomini e mezzi sul terre­no nei Paesi alleati esposti alle zampate di Mosca.
Le immagini dei blindati ucraini catturati dai filorussi, zeppi di miliziani armati e ma­scherati, hanno fatto il giro del mondo. Quando sono giunti nella città«barricata»di Slavian­sk, uno degli obiettivi dell’offen­siva di Kiev, la gente ha accolto la colonna con fiori e grida di gio­ia. Sul primo blindato sventola una bandiera russa e su un altro il vessillo dei veterani delle for­ze paracadutiste. In rete circola un curioso filmato di un fuori­strada che rincorre un blindato
 in aperta campagna. Gli attivisti filo russi disarmati a bordo rie­scono a bloccarlo. Oltre ai blin­dati a Slaviansk, dove sarebbe­ro state distribuite armi alla po­polazione sono apparsi dei car­ri armati di fattura apparente­mente artigianale, ma temibili. La notizia di una grossa sparato­ria a un posto di blocco all’in­gresso della città non è confer­mata.
Il governo di Kiev annuncia di aver arrestato 23 agenti dei servi­zi segreti militari russi e sostie­ne che paracadutisti del 45esi­mo reggimento delle truppe aviotrasportate di Mosca sono già penetrati nell’Ucraina orien­tale.
Invece una colonna di soldati di Kiev entrata a Kramatorsk è stata circondata da una folla di fi­lorussi. Alla fine i militari, piutto­sto
 che sparare, hanno conse­gnato i caricatori e disattivato le armi pesanti. Nelle stesse ore una ventina di membri armati di Oplot, una milizia filo russa, ha occupato il municipio. Il sin­daco continua a lavorare e la po­lizia si guarda bene dal muove­re un dito. Non a caso il governo centrale ha spedito all’Est il mi­nistro della Difesa, Mykhailo Ko­val, e silurato il comandante del­la Guardia nazionale. In pratica l’offensiva ucraina ha conqui­stato solo l’aeroporto militare di Kramatorsk, ma sembra inca­pace di avanzare.
A Odessa, nel sud del paese, dove tutti sperano nell’avvio della stagione turistica, è stata prima annunciata e poi smenti­ta la proclamazione di una «re­pubblica autonoma» sullo stile
 di quella di Donetsk.
Kiev accusa Mosca di innalza­re un «nuovo muro di Berlino», ma l’incontro a quattro di Gine­vra di oggi servirà a capire se uno spiraglio negoziale è possi­bile o l’Ucraina sarà destinata a sprofondare nella guerra civile. La Pasqua, domenica e lunedì, che coincide per cattolici e orto­dossi, potrebbe suggellare una
tregua. 
www.faustobiloslavo.eu
 
[continua]

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01 febbraio 2014 | MezziToni | reportage
Sulle barricate di Kiev
Piazza Maidan, l'Ucraina e le mille facce della rivolta contro il regime del presidente Viktor Yanukovich.

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20 luglio 2014 | Russia 1 | reportage
Gli uomini neri
La guerra civile in Ucraina sempre più sanguinosa e dimenticata schiera in prima linea un reparto fedele a Kiev, che arruola volontari europei provenienti da Italia, Svezia, Finlandia, paesi Baltici e Francia. Il battaglione Azov, accusato di simpatie naziste, sta combattendo con i suoi 250 uomini sul fronte orientale dell'Ucraina contro i ribelli filo russi. Una dozzina di volontari stranieri, che giurano di non venir pagati, hanno già prestato giuramento. Altri 24 stanno arrivando e su Facebook, il veterano francese della guerra in Croazia, Gaston Besson, ha lanciato da Kiev un appello all'arruolamento. Per giorni abbiamo seguito dalla base di Berdyansk, nell'est del paese, il battaglione Azov, che è sotto il controllo del ministero dell'Interno. Fra i volontari europei, l'italiano Francesco F. ha lasciato la vita da manager per combattere al fianco degli ucraini contro i ribelli filo russi. Il cecchino svedese, Mikael Skillt, uno dei pochi a parlare a viso scoperto, ha una taglia dei separatisti sulla testa. E fra loro c'è pure un russo che vorrebbe abbattere il governo di Mosca. Per il colore della divisa e la provenienza dall'estrema destra ucraina ed europea sono conosciuti come "gli uomini neri".

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07 marzo 2014 | TG5 | reportage
In Crimea arrivano i volontari serbi
SEBASTOPOLI - Folti barboni, mimetiche, coltellacci alla cintola e sulla spalla il teschio con le tibie incrociate, simbolo del sacrificio in nome del popolo slavo. Si presenta così una ventina di cetnici, i paramilitari serbi, arrivati in Crimea per dare man forte ai filo russi. Non è stato facile trovare l’avanguardia dei “lupi” come vengono chiamati i volontari giunti dalla Serbia.

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16 aprile 2014 | Radio IES | intervento
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Una nuova Crimea


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27 marzo 2014 | La notte di radio uno | intervento
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Crimea, i trenta giorni che sconvolsero l'Europa


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26 maggio 2014 | RadioVaticana | intervento
Ucraina
Il nuovo presidente ucraino e la guerra civile nell'Est
I rapporti con Mosca, la crisi economica, la secessione del Donbas e lo spettro della guerra civile sempre più sanguinosa.

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