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Scenari Mondo
05 agosto 2015 - Esteri - Mondo - Panorama
Altro che marò, in mare sparano tutti
L’uomo in mare alza le mani in segno di resa, ma i proiettili sollevano zampilli d’acqua. Un colpo lo centra. Altri tre, a galla attorno a una piccola imbarcazione, fanno la stessa fine. Tutto ripreso da un cellulare, che immortala un gruppo di marinai orientali a bordo della nave da dove hanno tirato 40 volte urlando «spara, spara!». È solo uno dei tanti episodi di stragi in alto mare, che ogni anno provocano centinaia di vittime. Il telefonino è stato dimenticato lo scorso anno su un taxi a Suva, capitale delle isole Figi. Così si è scoperto il video poi postato in rete. L’esecuzione è avvenuta nel 2013 nell’Oceano indiano. Le vittime sono pirati o pescatori rivali. Le navi attorno alle prede sarebbero pescherecci di Taiwan, ma i responsabili non sono stati individuati.
Solo al largo del Bangladesh vengono uccisi ogni anno una media di 100 marittimi e pescatori. Nel 2014, scrive il New York Times, 5.200 marinai sono stati attaccati da ladri o pirati e 500 presi in ostaggio. Gli oceani sono più armati oggi che nella seconda guerra mondiale. «Esiste una diffusione massiva di armi in mare, con molte vittime che nessuno ha interesse a denunciare» dice Carlo Biffani, esperto di sicurezza marittima. La pirateria, calata al largo della Somalia, resta attiva nel Golfo di Guinea e nel Sud Est asiatico. Bande armate riscuotono il pizzo per garantire il passaggio sicuro alle navi nel Golfo del Bengala. Il business della sicurezza in alto mare vale 13 miliardi di dollari l’anno, ma spesso non si va per il sottile: la stessa Marina militare indiana ha affondato un peschereccio thailandese che i pirati stavano abbordando. Solo uno dei 15 membri dell’equipaggio è sopravvissuto. In tutto questo, però, il governo di Delhi si opporrà con forza, nell’udienza del 10-11 agosto al tribunale del mare di Amburgo, all’arbitrato internazionale per il caso dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati.
(Fausto Biloslavo)

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16 giugno 2016 | Tgcom24 | reportage
Gli occhi della guerra, l’arte imperitura del reportage
Presentazione Gli occhi della guerra e del documentario "Profughi dimenticati" dal nord dell'iraq

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12 ottobre 2017 | Tele Capodistria | reportage
Gli occhi della guerra
"Gli occhi della guerra" sarà questo il tema della prossima puntata di Shaker, in onda venerdì 13 ottobre alle ore 20. Nostro ospite FAUSTO BILOSLAVO, giornalista di guerra che, in oltre 35 anni, ha vissuto e raccontato in prima persona la situazione su tutti i fronti più caldi: Libano, Afghanistan, Iran, Iraq, ex Jugoslavia... e ultimamente Ucraina, Libia, Siria... Cosa vuol dire fare il reporter di guerra? Com'è cambiato questo "mestiere"? Perchè è ancora così importante? Come mai tanti giovani vogliono farlo? Quali consigli dargli? Tante le domande cui cercheremo di dare risposta. If you LIKE it, please SHARE it!!!

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18 ottobre 2019 | Sna | reportage
100 anni degli agenti di assicurazione
Il palco del Centenario Sna ha accolto anche Fausto Biloslavo, oggi certamente il più famoso e tenace reporter di guerra. Attraverso fotografie e filmati tratti dai suoi reportage nelle zone dei conflitti, Biloslavo ha raccontato la sua vicenda professionale, vissuta fra pericoli e situazioni al limite del disumano, testimonianfo anche l’orrore patito dalle popolazioni colpite dalla guerra. Affrontando il tema del coraggio, ha parlato del suo, che nonostante la quotidiana esposizione della sua vita a rischi estremi gli permette di non rinunciare a testimoniare la guerra e le sue tragiche e crudeli conseguenze. Ma il coraggio è anche di chi la guerra la subisce, diventando strumento per l’affermazione violenta delle ragioni di parte, ma non vuole rinunciare alla vita, alla speranza. E lottare per sopravvivere richiede grande coraggio. Sebbene possa sembrare un parallelo azzardato, lo stesso Biloslavo, spiega che il coraggio è sostenuto dalla passione, elemento necessario in ogni attività, in quella del reporter di guerra come in quella dell’agente di assicurazione. Il coraggio serve per cominciare da zero, ma anche per rialzarsi quando si è colpiti dalle difficoltà o per adattarsi ai cambiamenti, è il messaggio di Biloslavo alla platea del Centenario.

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06 luglio 2015 | Radio Capodistria | intervento
Mondo
Non solo Califfato
Una panoramica della situazione internazionale e il ricordo di Franco Paticchio, grande Direttore ed Editore dimenticato

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