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Fatti
02 febbraio 2017 - Esteri - Mondo - Panorama
Come cresce l’onda anti Islam

La strage alla moschea di Quebec city del 29 gennaio è l’attacco più grave contro l’Islam in Occidente. Il franco canadese Alexandre Bissonnette ha ucciso sei fedeli musulmani che pregavano urlando provocatoriamente «Allah o akbar» (Dio è grande). Il terrorista di 27 anni sarebbe un ammiratore del presidente Usa Donald Trump e della leader della destra francese Marine Le Pen.

Gli attacchi dettati dall’islamofobia sono in aumento in Europa, ma pure negli Stati Uniti con 180 episodi da marzo 2015 a marzo 2016. L’ultimo caso nel Vecchio continente riguarda una moschea di Zurigo, dove il 18 dicembre un cittadino svizzero originario del Ghana ha ferito gravemente tre persone a colpi di pistola. Poi si è tolto la vita, ma gli inquirenti smentiscono la pista del terrore anti Islam.

In dicembre è stato arrestato in Germania Nino K., un attivista del gruppo di estrema destra Pediga accusato di aver piazzato due bombe all’ingresso di una moschea e in un centro di conferenze islamico a Dresda il 26 settembre. Nei primi sei mesi del 2016 gli attacchi islamofobi sul suolo tedesco erano diminuiti a 29 rispetto ai 44 dell’ultimo semestre del 2015, ma la strage con il camion killer al mercatino natalizio di Berlino ha riacceso la tensione.

La Francia è uno dei paesi più colpiti con un enorme incremento di attacchi a moschee o musulmani dalla strage di Charlie Hebdo a Parigi. Fra le regioni interessate è curioso, che in rapporto alla popolazione sia in testa la Corsica con un’azione anti musulmana ogni 18 mila abitanti. In Inghilterra metà delle moschee hanno subito atti intimidatori dall’11 settembre 2001. 

Solo a Londra le violenze anti Islam sono raddoppiate dal 2013 al 2015 arrivando a 878 casi. Molti sono violenze e insulti contro le donne che portano il velo. In Belgio, un terzo delle moschee ha subito attacchi o atti di vandalismo dalle molotov, alle teste di maiale all’ingresso negli ultimi 10 anni. L’Italia è uno dei paesi meno amichevoli con l’Islam d’Europa secondo il Pew Research Center. Il 61 per cento dei connazionali esprime un giudizio negativo sui musulmani.


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12 ottobre 2017 | Tele Capodistria | reportage
Gli occhi della guerra
"Gli occhi della guerra" sarà questo il tema della prossima puntata di Shaker, in onda venerdì 13 ottobre alle ore 20. Nostro ospite FAUSTO BILOSLAVO, giornalista di guerra che, in oltre 35 anni, ha vissuto e raccontato in prima persona la situazione su tutti i fronti più caldi: Libano, Afghanistan, Iran, Iraq, ex Jugoslavia... e ultimamente Ucraina, Libia, Siria... Cosa vuol dire fare il reporter di guerra? Com'è cambiato questo "mestiere"? Perchè è ancora così importante? Come mai tanti giovani vogliono farlo? Quali consigli dargli? Tante le domande cui cercheremo di dare risposta. If you LIKE it, please SHARE it!!!

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18 ottobre 2019 | Sna | reportage
100 anni degli agenti di assicurazione
Il palco del Centenario Sna ha accolto anche Fausto Biloslavo, oggi certamente il più famoso e tenace reporter di guerra. Attraverso fotografie e filmati tratti dai suoi reportage nelle zone dei conflitti, Biloslavo ha raccontato la sua vicenda professionale, vissuta fra pericoli e situazioni al limite del disumano, testimonianfo anche l’orrore patito dalle popolazioni colpite dalla guerra. Affrontando il tema del coraggio, ha parlato del suo, che nonostante la quotidiana esposizione della sua vita a rischi estremi gli permette di non rinunciare a testimoniare la guerra e le sue tragiche e crudeli conseguenze. Ma il coraggio è anche di chi la guerra la subisce, diventando strumento per l’affermazione violenta delle ragioni di parte, ma non vuole rinunciare alla vita, alla speranza. E lottare per sopravvivere richiede grande coraggio. Sebbene possa sembrare un parallelo azzardato, lo stesso Biloslavo, spiega che il coraggio è sostenuto dalla passione, elemento necessario in ogni attività, in quella del reporter di guerra come in quella dell’agente di assicurazione. Il coraggio serve per cominciare da zero, ma anche per rialzarsi quando si è colpiti dalle difficoltà o per adattarsi ai cambiamenti, è il messaggio di Biloslavo alla platea del Centenario.

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16 giugno 2016 | Tgcom24 | reportage
Gli occhi della guerra, l’arte imperitura del reportage
Presentazione Gli occhi della guerra e del documentario "Profughi dimenticati" dal nord dell'iraq

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25 agosto 2010 | Radio 24 | intervento
Mondo
Professione: Reporter di guerra
"NESSUN LUOGO E' LONTANO" è il nuovo programma di approfondimento di esteri di Radio 24. Giampaolo Musumeci parla della professione reporter. Come si racconta la guerra? Esiste un modo giusto? Come si fa il giornalista di guerra e come è cambiato il mestiere? Le testimonianze di chi lo ha fatto per anni e chi lo fa tuttora.

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06 luglio 2015 | Radio Capodistria | intervento
Mondo
Non solo Califfato
Una panoramica della situazione internazionale e il ricordo di Franco Paticchio, grande Direttore ed Editore dimenticato

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14 gennaio 2019 | Peter Pan Radio Rai FVG | intervento
Mondo
I bambini e la guerra
In 35 anni di reportage i drammi dei bambini, le vittime innocenti dei conflitti

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17 dicembre 2018 | Tracce Radio Rai FVG | intervento
Mondo
Guerra guerra guerra
35 anni di reportage in prima linea

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20 ottobre 2009 | Radio Uno | intervento
Mondo
Rassegna stampa - Ultime da Babele
Cmmento ai giornali fra il mito del posto fisso ed i problemi del Medio Oriente.

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