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Articolo
23 ottobre 2018 - Attualità - Italia - Il Giornale |
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“Il pugno di ferro serve” Salvini convince Parigi a discutere sui migranti |
Fausto Biloslavo Il ministro dell\\\'Interno, Matteo Salvini, non molla la linea della fermezza con la Francia al confine di Claviere. «In attesa di incontrare il mio collega francese, l\\\'Italia non cambia linea: a Claviere presidio fisso di polizia e verifiche a tappeto sui respingimenti di Parigi degli ultimi mesi», ha sentenziato ieri il responsabile del Viminale. Respingimenti che non sono pochi. Secondo i dati del Viminale i francesi ci hanno rimandato dall\\\'inizio dell\\\'anno 23.095 migranti che sarebbero arrivati dall\\\'Italia, poi intercettati a casa loro e riportati da noi. Il settore terrestre di Ventimiglia fa la parte del leone con 16.541 respinti dai gendarmi del governo francese, che punta il dito contro l\\\'Italia quando il Viminale chiude i porti alle navi delle Ong. Nei giorni scorsi è scoppiata l\\\'ennesima grana con la Francia sulla frontiera senza sbarre del Monginevro. I gendarmi francesi sono stati pizzicati in due occasioni da filmati girati dalla Digos mentre riportavano bellamente in Italia, senza autorizzazione, i migranti fermati in Francia. Le immagini inchiodano i francesi che fanno scendere alcuni migranti dai furgoni bianchi della Gendarmeria. Dall\\\'inizio dell\\\'anno a Claviere, i francesi ci hanno «restituito» 1100 migranti, ma adesso Salvini vuole vederci chiaro su tutti i respingimenti. Sul confine è stato istituito un posto di blocco e presidio per evitare altre fregature. «L\\\'aria è cambiata: noi, a differenza del Pd, proteggiamo le frontiere e non abbassiamo la testa», ha dichiarato il ministro dell\\\'Interno. Il Viminale ha inviato sul posto il prefetto Massimo Bontempi, direttore centrale dell\\\'Immigrazione e della Polizia delle Frontiere. Ieri a Torino ha tenuto una riunione in Questura confermando la linea «dura». Il neo ministro francese dell\\\'Interno, Christophe Castaner, ha parlato di «accordi» per la riconsegna dei clandestini, ma Parigi aveva ammesso che qualcosa non era funzionato. «Non c\\\'è nessun accordo, né scritto, né non scritto. Se gli sbarchi sono scesi da 110mila a 20mila è perché abbiamo usato il pugno di ferro - ha spiegato Salvini - In attesa che la Francia si scusi e la smetta di portare i migranti abusivamente in Italia io il confine lo controllo». Castaner sembra pronto a «discutere prossimamente con gli omologhi europei compreso Salvini» di migranti e respingimenti. Secondo il ministro dell\\\'Interno francese «non ci può essere soluzione senza cooperazione». Il neo ministro è appena arrivato dalla guida di En Marche, il movimento del presidente Macron in calo di consensi. Per le Europee di maggio è previsto un testa a testa fra il partito del presidente e il Rassemblement National di Marine Le Pen alleata della Lega. Salvini ha rilanciato la partita di Claviere invitando Castaner in Italia, probabilmente a Milano, anche se in cuor suo avrebbe voluto l\\\'incontro a Claviere, dove il responsabile del Viminale intende recarsi «il prima possibile». Sulla linea di confine si «fronteggiano» gli agenti italiani e la gendarmeria francese. Da quando è scoppiato il bubbone i gendarmi si fermano prima del territorio italiano e scaricano i clandestini «autorizzati». Il 10 ottobre il Viminale aveva ordinato lo sgombero del «Chez Jesus», il «rifugio autogestito» nei locali occupati nella canonica di Claviere, utilizzato come base dai migranti. I clandestini vengono in gran parte intercettati e respinti, ma ci riprovano. «Mi hanno trovato nei boschi - racconta un 23enne del Mali rimandato indietro nelle ultime ore - Non ho documenti. Sono stato riportato a Claviere. Ora andrò al commissariato di Bardonecchia e prenderò il treno per Torino. Dormirò in stazione. Tra una settimana, magari, riprovo a passare la frontiera. Devo riuscire a raggiungere i miei fratelli in Spagna, costi quel che costi». |
[continua] |
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10 giugno 2008 | Emittente privata TCA | reportage
Gli occhi della guerra.... a Bolzano /2
Negli anni 80 lo portava in giro per Milano sulla sua 500, scrive Panorama. Adesso, da ministro della Difesa, Ignazio La Russa ha voluto visitare a Bolzano la mostra fotografica Gli occhi della guerra, dedicata alla sua memoria. Almerigo Grilz, triestino, ex dirigente missino, fu il primo giornalista italiano ucciso dopo la Seconda guerra mondiale, mentre filmava uno scontro fra ribelli e governativi in Mozambico nell’87. La mostra, organizzata dal 4° Reggimento alpini paracadutisti, espone anche i reportage di altri due giornalisti triestini: Gian Micalessin e Fausto Biloslavo.
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05 ottobre 2010 | La vita in diretta - Raiuno | reportage
Islam, matrimoni forzati e padri assassini
Nosheen, la ragazza pachistana, in coma dopo le sprangate del fratello, non voleva sposarsi con un cugino in Pakistan.
Il matrimonio forzato era stato imposto dal padre, che ha ucciso a colpi di mattone la madre della giovane di 20 anni schierata a fianco della figlia. Se Nosheen avesse chinato la testa il marito, scelto nella cerchia familiare, avrebbe ottenuto il via libera per emigrare legalmente in Italia.
La piaga dei matrimoni combinati nasconde anche questo. E altro: tranelli per rimandare nella patria d’origine le adolescenti dove le nozze sono già pronte a loro insaputa; e il business della dote con spose che vengono quantificate in oro o migliaia di euro.
Non capita solo nelle comunità musulmane come quelle pachistana, marocchina o egiziana, ma pure per gli indiani e i rom, che sono un mondo a parte.
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16 febbraio 2007 | Otto e Mezzo | reportage
Foibe, conflitto sulla storia
Foibe, conflitto sulla storia
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15 marzo 2018 | Radio Radicale | intervento |
Italia
Missioni militari e interesse nazionale
https://www.radioradicale.it/scheda/535875/missioni-militari-e-interesse-nazionale
Convegno "Missioni militari e interesse nazionale", registrato a Roma giovedì 15 marzo 2018 alle 09:23. L'evento è stato organizzato da Center for Near Abroad Strategic Studies. Sono intervenuti: Paolo Quercia (Direttore del CeNASS, Center for Near Abroad Strategic Studies), Massimo Artini (vicepresidente della Commissione Difesa della Camera dei deputati, Misto - Alternativa Libera (gruppo parlamentare Camera)), Fausto Biloslavo (giornalista, inviato di guerra), Francesco Semprini (corrispondente de "La Stampa" da New York), Arije Antinori (dottore di Ricerca in Criminologia ed alla Sicurezza alla Sapienza Università di Roma), Leonardo di marco (generale di Corpo d'Armata dell'Esercito), Fabrizio Cicchitto (presidente della Commissione Affari esteri della Camera, Area Popolare-NCD-Centristi per l'Europa). Tra gli argomenti discussi: Difesa, Esercito, Esteri, Forze Armate, Governo, Guerra, Informazione, Italia, Ministeri, Peace Keeping, Sicurezza. La registrazione video di questo convegno ha una durata di 2 ore e 46 minuti. Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio
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06 settembre 2018 | Radio immaginaria | intervento |
Italia
Teen Parade
Gli adolescenti mi intervistano sulla passione per i reportage di guerra
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