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17 ottobre 2020 - Il Fatto - Mondo - Il Giornale
“Il vaccino italo-inglese è fatto con le scimmie” Disinformazione russa contro la concorrenza
Fausto Biloslavo
I russi avrebbero lanciato una campagna di «disinformazia» contro il vaccino inglese creato con la collaborazione dell\'Italia. Lo rivela il Times di Londra grazie alle informazioni di una gola profonda. In realtà, ammesso che sia vero, è solo la punta dell\'iceberg della guerra segreta sul vaccino, di tutti contro tutti e senza esclusione di colpi.
La campagna di disinformazione scoperta dagli inglesi dissemina sui social foto, meme, brevi video che rilanciano allusioni o attacchi più diretti con teorie cospirative sulla presunta non sicurezza del candidato vaccino di AstraZeneca realizzato in collaborazione con la società di Pomezia Irbm. Il messaggio banale, ma efficace della campagna in rete è che il vaccino utilizza un virus che usa come vettore gli scimpanzé. Non è un caso che alcuni esperti in Russia abbiano parlato di «vaccino delle scimmie». Il sospetto che si vuole infilare nelle menti è che porterebbe alla trasformazione di chi lo utilizza in mezzi animali. Gli obiettivi principali sono l\'India e il Brasile, dove Mosca ha già venduto in anticipo lo Sputnik V, il primo vaccino annunciato al mondo. Anche l\'Europa occidentale è un obiettivo secondario della campagna di disinformazione.
Il generale Nick Carter, capo di stato maggiore britannico, ha accusato la Russia di organizzare «un\'offensiva politica» sul vaccino inglese grazie alle teorie cospirative. Il servizio segreto interno, MI5, ha confermato che l\'intelligence sta proteggendo la ricerca sull\'antivirus di Oxford. Anche il servizio di controspionaggio italiano, Aisi, è mobilitato per garantire la sicurezza non solo della società di Pomezia, ma di ospedali e laboratori che lavorano al vaccino in Italia. La Difesa ha costituito appositamente la task force Covid.
Mosca smentisce seccamente sostenendo che «la suggestione che lo stato russo possa condurre qualsiasi tipo di propaganda contro il vaccino Astrazeneca è di per sé un esempio di disinformazione».
Il 17 luglio, però, la costola dell\'intelligence inglese di sorveglianza elettronica ha lanciato l\'allarme: i russi spiavano la ricerca sul vaccino che coinvolge l\'Italia. Grazie al monitoraggio dei cavi di fibra ottica internazionali è stato individuato il tentativo di intrusione del gruppo hacker APT29, conosciuto anche con il nome di Cozy Bear. Dietro ai pirati informatici ci sarebbe l\'Srv, il servizio segreto russo.
I cinesi non sono da meno: Li Xiaoyu e Dong Jiazhi, due ex studenti cinesi di ingegneria elettronica, sono ricercati dal 21 luglio dagli Stati Uniti per spionaggio sulla ricerca americana di una cura al Covid 19. Non caso i mandarini comunisti hanno nominato il generale Chen Wei, una donna scienziato dell\'Istituto di biotecnologie di Pechino, a capo della ricerca sul vaccino. Per la corsa all\'anti virus gli Usa hanno lanciato l\'operazione Warp Speed, in parte coperta da segreto, che coinvolge anche il dipartimento della Difesa con il generale Paul Ostrowski.
[continua]

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12 ottobre 2017 | Tele Capodistria | reportage
Gli occhi della guerra
"Gli occhi della guerra" sarà questo il tema della prossima puntata di Shaker, in onda venerdì 13 ottobre alle ore 20. Nostro ospite FAUSTO BILOSLAVO, giornalista di guerra che, in oltre 35 anni, ha vissuto e raccontato in prima persona la situazione su tutti i fronti più caldi: Libano, Afghanistan, Iran, Iraq, ex Jugoslavia... e ultimamente Ucraina, Libia, Siria... Cosa vuol dire fare il reporter di guerra? Com'è cambiato questo "mestiere"? Perchè è ancora così importante? Come mai tanti giovani vogliono farlo? Quali consigli dargli? Tante le domande cui cercheremo di dare risposta. If you LIKE it, please SHARE it!!!

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16 giugno 2016 | Tgcom24 | reportage
Gli occhi della guerra, l’arte imperitura del reportage
Presentazione Gli occhi della guerra e del documentario "Profughi dimenticati" dal nord dell'iraq

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18 ottobre 2019 | Sna | reportage
100 anni degli agenti di assicurazione
Il palco del Centenario Sna ha accolto anche Fausto Biloslavo, oggi certamente il più famoso e tenace reporter di guerra. Attraverso fotografie e filmati tratti dai suoi reportage nelle zone dei conflitti, Biloslavo ha raccontato la sua vicenda professionale, vissuta fra pericoli e situazioni al limite del disumano, testimonianfo anche l’orrore patito dalle popolazioni colpite dalla guerra. Affrontando il tema del coraggio, ha parlato del suo, che nonostante la quotidiana esposizione della sua vita a rischi estremi gli permette di non rinunciare a testimoniare la guerra e le sue tragiche e crudeli conseguenze. Ma il coraggio è anche di chi la guerra la subisce, diventando strumento per l’affermazione violenta delle ragioni di parte, ma non vuole rinunciare alla vita, alla speranza. E lottare per sopravvivere richiede grande coraggio. Sebbene possa sembrare un parallelo azzardato, lo stesso Biloslavo, spiega che il coraggio è sostenuto dalla passione, elemento necessario in ogni attività, in quella del reporter di guerra come in quella dell’agente di assicurazione. Il coraggio serve per cominciare da zero, ma anche per rialzarsi quando si è colpiti dalle difficoltà o per adattarsi ai cambiamenti, è il messaggio di Biloslavo alla platea del Centenario.

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06 luglio 2015 | Radio Capodistria | intervento
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Non solo Califfato
Una panoramica della situazione internazionale e il ricordo di Franco Paticchio, grande Direttore ed Editore dimenticato

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Oltre alle manette Julian Assange, fondatore di Wikileaks, deve preoccuparsi delle diserzioni della sua ciurma di pirati informatici e sostenitori. Negli ultimi mesi Assange ha perso per strada il suo braccio destro, il tedesco Daniel Domscheit-Berg ed Herbert Snorrason, il giovane hacker che teneva in piedi il sito nel “rifugio” islandese. Domscheit-Berg, ex hacker, è stato il principale portavoce di Assange per tre anni, con il nome falso di Daniel Schmitt. Ispiratore del Chaos computer club, una comunità di pirati informatici, ha cominciato ad entrare in rotta di collisione con il capo per le rivelazioni dei rapporti militari sulla guerra in Afghanistan. Non solo: Wikilekas sta operando in maniera così segreta da assomigliare sempre più alle intelligence che intende mascherare. In Islanda la perdita più grave è quella della parlamentare Birgitta Jonsdottir, un’entusiasta della prima ora di Wikileaks. La deputata. che andrebbe d’accordo con Beppe Grillo, si batte per far passare una legge che trasformerebbe l’isola nel miglior rifugio per gente come Assange. Anche molte associazioni noprofit hanno preso le distanze, quando ha pubblicato i documenti della guerra in Afghanistan. Il discusso guru informatico non ha voluto emendare i nomi dei collaboratori della Nato, che adesso rischiano la vita. Prima fra tutti, a mollare l’australiano, è stata l’organizzazione di giornalisti, che pende a sinistra, Reporter senza frontiere.

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14 gennaio 2019 | Peter Pan Radio Rai FVG | intervento
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In 35 anni di reportage i drammi dei bambini, le vittime innocenti dei conflitti

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17 dicembre 2018 | Tracce Radio Rai FVG | intervento
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25 agosto 2010 | Radio 24 | intervento
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"NESSUN LUOGO E' LONTANO" è il nuovo programma di approfondimento di esteri di Radio 24. Giampaolo Musumeci parla della professione reporter. Come si racconta la guerra? Esiste un modo giusto? Come si fa il giornalista di guerra e come è cambiato il mestiere? Le testimonianze di chi lo ha fatto per anni e chi lo fa tuttora.

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