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Esclusivo
07 settembre 2021 - Attualità - Afghanistan - Il Giornale |
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Le urla, la polvere, i feriti Nei “combat video” dei soldati la guerra di pace italiana |
Kabul «Cobra nove uno, qui Cobra due zero, siamo stati attivati... zona... castello della polizia, direzione... frontale», urla l\\\'operatore radio buttato a terra in mezzo al crepitio delle mitragliatrici. I soldati della brigata Sassari sono appena finiti sotto il fuoco dei talebani a Bala Murghab e la scena della battaglia è da film. Dopo vent\\\'anni di missione in Afghanistan e la cocente Caporetto, che ha riportato a Kabul i talebani, Quarta Repubblica (la trasmissione condotta da Nicola Porro ripartita ieri su Rete Quattro) e Il Giornale vi fanno finalmente vedere la guerra di pace degli italiani grazie alle immagini girate dalle telecamere sugli elmetti, sui mirini degli elicotteri e dai telefonini dei nostri soldati che hanno sputato sangue e sudore in postacci dai nomi esotici conquistati o difesi combattendo con le unghie e con i denti. Per vent\\\'anni tutti i governi hanno preferito censurare questi video crudi e reali per nascondere la scomoda guerra a migliaia di chilometri di distanza. Le parole d\\\'ordine sono sempre state missione di pace e si preferiva enfatizzare quanto siamo bravi a portare le caramelle ai bambini. I filmati combat girati dai nostri soldati ristabiliscono la realtà dei fatti e rendono onore ai 54 caduti sul fronte afghano e ai 723 feriti, compresi 150 gravissimi, tra i quali il caporal maggiore Monica Graziana Contrafatto, che in un attentato perse una gamba e ha appena vinto la medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Tokyo. Il montaggio degli stessi militari, che vogliono lasciare ai posteri una testimonianza dei combattimenti, è da video combat degli americani in stile Hollywood. Elisbarchi dei corpi speciali della gloriosa Task force 45 con i nostri commando che avanzano sparando verso le postazioni dei talebani annidati in villaggi dove la popolazione è scappata prima della battaglia. I paracadutisti della Folgore ingaggiati dagli insorti in uno scontro senza esclusione di colpi con i razzi Rpg che esplodono in una nuvola di fumo sopra le teste degli italiani. I mortai da 120 millimetri utilizzati per la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale. In Italia e in Occidente i politici raccontavano che in Afghanistan era tutto a posto, ma sul terreno si combatteva duramente con l\\\'impiego dei caccia bombardieri e degli elicotteri Mangusta che hanno fatto a pezzi i talebani. Un insieme di video che rendono onore anche alla determinazione e coraggio del nemico, altro termine tabù come guerra, per niente intimorito dalla potenza bellica della Nato. Le imprecazioni, le urla, la polvere, le esplosioni, i feriti, i proiettili che fischiano e si conficcano con uno sbuffo di terra vicino ai soldati rendono queste immagini non solo forti, ma terribilmente vere. E ancora i carri Dardo scalfiti dai colpi talebani che rispondono pesantemente al fuoco e i militari che corrono, si posizionano per sparare o cercano riparo. Giusto o sbagliato che sia ognuno giudicherà queste immagini secondo la propria sensibilità, ma è triste che per aprire gli occhi a tutti sulla guerra di pace degli italiani siano dovuti passare vent\\\'anni e il disastroso ritiro dall\\\'Afghanistan con i talebani di nuovo al potere, come prima dell\\\'11 settembre. FB |
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28 ottobre 2012 | TGCOM | reportage
Così sono saltato in aria in aria su una trappola esplosiva con i soldati italiani in Afghanistan
L’esplosione è improvvisa, quando meno te l’aspetti, lungo una pista arida, assolata e deserta, che si infila fra le montagne. Non hai neppure il tempo di capire se sei vivo o morto, che la polvere invade il super blindato Cougar fatto apposta per resistere alle trappole esplosive. E’ come se la mano del Dio talebano afferrasse il bestione da 14 tonnellate in movimento fermandolo come una macchinina giocattolo. “Siano saltati, siamo saltati” urla alla radio il tenente Davide Secondi, che conduce la missione per stanare gli Ied, le famigerate trappole esplosive. E poi sbotta: “Porco demonio”.
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13 marzo 2011 | Terra! | reportage
Cicatrici
Cicatrici
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14 novembre 2001 | TG5 - Canale 5 e Studio Aperto - Italia 1 | reportage
Il giorno dopo la liberazione di Kabul
Il giorno dopo la liberazione di Kabul
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19 agosto 2009 | Radio24 | reportage |
Afghanistan
Al fronte con gli italiani/ Talebani scatenati contro le elezioni
Nelle ultime ore i talebani si stanno scatenando contro le elezioni presidenziali in Afghanistan di domani. Con attentati spettacolari nella capitale e cercando di ostacolare il voto nelle zone “calde” come la provincia di Farah sotto controllo italiano. Ieri mattina è toccato ad un convoglio dei bersaglieri del primo reggimento, che scortava urne e materiale elettorale a finire sotto il fuoco, come racconta a Radio 24 il tenente Marco Carnevale.
Ai Leoni, i fanti piumati partiti da base El Alamein, nel capoluogo di Farah, fischiavano i razzi controcarro Rpg sopra le teste lanciati dai talebani annidati in un villaggio ed in un boschetto. I nostri hanno risposto al fuoco in una battaglia che è durata un paio d’ore (audio originale). Sono intervenuti anche un caccia F 16 e gli elicotteri Mangusta, ma non è stato necessario bombardare. I soldati italiani sono illesi ed i mezzi non hanno subito danni significativi. “I nemici dell’Afghanistan vogliono intimidire la popolazione negandole il diritto al voto” denuncia il colonnello Gabriele Toscani De Col comandante della task force italiana a Farah.
Più a nord, vicino ad Herat dove ha sede il comando del nostro contingente di 2700 uomini si è svolta nelle ultime ore un’altra operazione contro una cellula di insorti specializzata nella preparazione delle cosiddette Ied le trappole esplosive, che un mese fa hanno ucciso il parà Alessandro Di Lisio. La battaglia per il voto in Afghanistan è iniziata.
Fausto Biloslavo da base avanzata Tobruk, provincia di Farah, Afghanistan occidentale
Per Radio 24 il Sole 24 ore
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06 agosto 2008 | Radio24 | reportage |
Afghanistan
Taccuino di guerra - Sveglia all'alba e trappole esplosive
Afghanistan, un'estate in trincea. In prima linea con i marines
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13 agosto 2008 | Radio24 | reportage |
Afghanistan
Taccuino di guerra - L'imboscata dei marines
IAfghanistan,un'estate in trincea. In prima linea con i marines
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12 novembre 2001 | Radio 24 Linea 24 | reportage |
Afghanistan
Il crollo dei talebani - Una giornata di guerra/2
In prima linea in Afghanistan dopo l'11 settembre. L'avanzata su Kabul e le notizie di saccheggi e vendette a Mazar i Sharif. I "gulam jam" del generale Dostum sono entrati in città. Tagliano le orecchie ai nemici per ottenere la ricompensa. Il soprannome "gulam jam" significa che quando passano loro bisogna arrotolare il tappeto e andarsene, perchè non resta più nulla
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27 agosto 2008 | Radio24 | reportage |
Afghanistan
Taccuino di guerra - La compagnia Diavoli nell'inferno di Delaram
Afghanistan,un'estate in trincea.In prima linea con i soldati italiani
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