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Articolo
30 gennaio 2023 - Prima - Italia - Il Giornale |
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Dalle banche ai magistrati: gli obiettivi dei terroristi |
Allarme rosso per il rischio attentati degli anarchici. In settimana si riunisce al Viminale il Comitato di analisi strategica anti terrrorismo. Si stanno rafforzando i controlli sugli obiettivi sensibili, che sono centinaia e difficili da difendere tutti 24 ore al giorno. Una lunga lista: tribunali, magistrati, carceri, sedi delle forze dell’ordine fino a ripetitori sia telefonici che tv, banche, grandi società legate allo Stato, politici, media e giornalisti. «Il rischio di escalation riguarda le città a cominciare dalle roccaforti storiche degli anarchici come Torino, i centri urbani veneti, ma pure toscani e la capitale» spiega al Giornale chi contrasta la minaccia. Non è un caso che nel capoluogo piemontese ed in altre città siano già scattate perquisizioni preventive delle Digos in centri sociali come Askatasuna. «Il pericolo vero, per gli obiettivi sensibili, sono gli ordigni - spiega la fonte - I pacchi bomba e altri sistemi esplosivi che fanno parte della tradizione anarchica e possono fare molto male». Fra gli obiettivi prioritari ci sono i magistrati come il procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo, che aveva chiesto l\\\'ergastolo per Alfredo Cospito, in sciopero della fame. L’anarchico che da dietro le sbarre ha provocato le proteste e le violenze. Prima di Natale ha ricevuto una busta con un bossolo avvolto in un foglietto e la lettera A dell’anarchia. Torino è da sempre un epicentro anche per le proteste No Tav in Val di Susa infiltrate dagli anarchici. «Il vero pericolo è che diversi militanti sono veterani della guerra in Siria contro l’Isis - osserva la fonte - I curdi delle Unità di Protezione Popolare (Ypg) li hanno addestrati e sono capaci di maneggiare esplosivi o colpire obiettivi sensibili». Sabato sono stati incendiati 2mila metri di cavi di un ripetitore sulla collina di Torino. «Fuori Cospito dal 41 bis» è la scritta di rivendicazione. Le compagnie telefoniche, ma pure i ripetitori tv sono possibili obiettivi soft. Impossibile presidiarli tutti, ma lo stato di allerta del Viminale sugli obiettivi sensibili viene inviata pure all’esercito, che attraverso Strade sicure controlla il territorio. Dopo magistrati e tribunali gli anarchici puntano alle carceri e potrebbe finire nel mirino anche il personale penitenziario. I baschi azzurri, soprattutto degli istituti dove sono detenuti gli anarchici, sono in stato d’allerta. Anche il Dap, il Dipartimento dell\\\'Amministrazione penitenziaria, ed i suoi funzionari, che dipendono dal ministero della Giustizia sono possibili obiettivi. Altri bersagli sono, ovviamente, le sedi delle forze dell’ordine. Obiettivi difficili da colpire, ma i commissariati locali e le stazioni dei carabinieri più isolate possono tentare i seguaci dell’anarchia. Una bottiglia molotov è stata lanciata sabato sera contro un commissariato a Roma dopo la protesta degli anarchici a Trastevere sfociata in scontri. Nella lista degli obiettivi ci sono anche sedi defilate dei ministeri, colossi societari identificati con lo Stato come Eni e Leonardo, banche e pure Equitalia. Gli uffici provinciali in Veneto dell’Agenzia delle entrate erano già finiti nel mirino del «Nucleo Olga federazione anarchica informale». Anche politici, media e giornalisti sono a rischio. Una busta con all\\\'interno un proiettile è stata recapitata al direttore del quotidiano «Il Tirreno», Luciano Tancredi. All\\\'interno un foglio a quadretti con un messaggio in stampatello: «Se Alfredo Cospito muore i giudici sono tutti obiettivi. Due mesi senza cibo. Fuoco alle galere». |
[continua] |
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24 novembre 2015 | Rai 1 Storie vere | reportage
Terrorismo in Europa
Dopo gli attacchi di Parigi cosa dobbiamo fare per estirpare la minaccia in Siria, Iraq e a casa nostra
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29 dicembre 2010 | | reportage
Gli occhi della guerra a Trieste
Dopo aver portato la mostra su 25 anni di reportage di guerra in tutta Italia, finalmente il 29 dicembre è stata inaugurata a Trieste, presso la sala espositiva della Parrocchia di Santa Maria Maggiore, via del Collegio 6. Gli occhi della guerra sono dedicati ad Almerigo Grilz e a tutti i giornalisti caduti sul fronte dell'informazione. La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 10 al 20 gennaio. L'evento è stato organizzato dal Circolo universitario Hobbit con la sponsorizzazione della Regione.
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04 luglio 2012 | Telefriuli | reportage
Conosciamoci
Giornalismo di guerra e altro.
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15 marzo 2018 | Radio Radicale | intervento |
Italia
Missioni militari e interesse nazionale
https://www.radioradicale.it/scheda/535875/missioni-militari-e-interesse-nazionale
Convegno "Missioni militari e interesse nazionale", registrato a Roma giovedì 15 marzo 2018 alle 09:23. L'evento è stato organizzato da Center for Near Abroad Strategic Studies. Sono intervenuti: Paolo Quercia (Direttore del CeNASS, Center for Near Abroad Strategic Studies), Massimo Artini (vicepresidente della Commissione Difesa della Camera dei deputati, Misto - Alternativa Libera (gruppo parlamentare Camera)), Fausto Biloslavo (giornalista, inviato di guerra), Francesco Semprini (corrispondente de "La Stampa" da New York), Arije Antinori (dottore di Ricerca in Criminologia ed alla Sicurezza alla Sapienza Università di Roma), Leonardo di marco (generale di Corpo d'Armata dell'Esercito), Fabrizio Cicchitto (presidente della Commissione Affari esteri della Camera, Area Popolare-NCD-Centristi per l'Europa). Tra gli argomenti discussi: Difesa, Esercito, Esteri, Forze Armate, Governo, Guerra, Informazione, Italia, Ministeri, Peace Keeping, Sicurezza. La registrazione video di questo convegno ha una durata di 2 ore e 46 minuti. Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio
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20 giugno 2017 | WDR | intervento |
Italia
Più cittadini italiani con lo ius soli
Estendere la cittadinanza italiana ai bambini figli di stranieri? È la proposta di legge in discussione in Senato in questi giorni. Abbiamo sentito favorevoli e contrari.
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24 maggio 2010 | Radio Padania Libera | intervento |
Italia
Proselitismo islamico dietro le sbarre
“Penso che sia giusto se alcuni musulmani combattono la guerra santa contro gli americani in paesi che non sono la loro terra”. Dopo un lungo girarci attorno Kamel Adid sorprende un po’ tutti, quando sputa il rospo. La domanda riguardava i mujaheddin, i musulmani pronti a morire per Allah, contro l’invasore infedele. Tre soldati della guerra santa, arrivati un paio di mesi fa da Guantanamo, sono rinchiusi poco più in là, nel reparto di massima sicurezza del carcere di Opera, alle porte di Milano.
Adid è un giovane marocchino di 31 anni con barbetta islamica d’ordinanza e tunica color noce. Nel carcere modello di Opera fa l’imam dei 44 musulmani detenuti, che frequentano una grande sala adibita a moschea. Un predicatore fai da te, che di solito parla un linguaggio moderato e ti guarda con occhioni apparentemente timidi.
Deve scontare ancora due mesi di pena per un reato legato alla droga e da pochi giorni è stato trasferito in un altro istituto. “Quelli che si fanno saltare in aria subiscono il lavaggio del cervello – si affretta a spiegare l’autonominato imam – Noi abbiamo riscoperto la fede in carcere. Pregare ci da conforto, ci aiuta ad avere speranza”.
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03 gennaio 2011 | Radio Capodistria - Storie di bipedi | intervento |
Italia
Gli occhi della guerra
Le orbite rossastre di un bambino soldato, lo sguardo terrorizzato di un prigioniero che attende il plotone di esecuzione, l’ultimo rigagnolo di vita nelle pupille di un ferito sono gli occhi della guerra incrociati in tanti reportage di prima linea.
Dopo l’esposizione in una dozzina di città la mostra fotografica “Gli occhi della guerra” è stata inaugurata a Trieste. Una collezione di immagini forti scattate in 25 anni di reportage da Fausto Biloslavo, Gian Micalessin e Almerigo Grilz, ucciso il 19 maggio 1987 in Mozambico, mentre filmava uno scontro a fuoco. La mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino al 20 gennaio, è organizzata dall’associazione Hobbit e finanziata dalla regione Friuli-Venezia Giulia. L’esposizione è dedicata a Grilz e a tutti i giornalisti caduti in prima linea. Il prossimo marzo verrà ospitata a Bruxelles presso il parlamento europeo.Della storia dell'Albatross press agency,della mostra e del libro fotografico Gli occhi della guerra ne parlo a Radio Capodistria con Andro Merkù.
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03 giugno 2019 | Radio Scarp | intervento |
Italia
Professione Reporter di Guerra
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