Muammar Gheddafi si è asserragliato nell’ultimo bunker di Sirte andando incontro al suo destino di polvere e sangue. In fondo è morto come aveva vissuto, sul filo del rasoio, in una sorta di piazzale Loreto libica. Non era l’Hitler del Nord Africa, ma aveva le mani tremendamente sporche di sangue non solo del suo popolo
articoli
08 marzo 2011 | Il Giornale | reportage Le fughe di Lolli, l’uomo che cavalca le rivolte [continua]
30 settembre 2011 | Il Foglio | reportage Controrivoluzione in Libia [continua]
05 marzo 2011 | Il Giornale | reportage Attacco a Tripoli, Gheddafi reagisce I rivoltosi falliscono la «spallata» [continua] [www]
25 agosto 2011 | Il Giornale | reportage Il premier ribelle da Berlusconi Sul tavolo della pace e ricostruzione [continua]
14 aprile 2011 | Panorama | reportage Il via libera libico agli sbarchi in Italia [continua]
29 marzo 2011 | Il Giornale | reportage La guerra di Al Jazeera: «Sirte in mano ai ribelli» Però è un falso della tv [continua] [www]
03 agosto 2011 | Il Foglio | reportage Ma con chi ci siamo alleati? [continua]
Libia Piegare Gheddafi e preparare l'intervento terrestre
Gli americani spingono con insistenza per un maggiore coinvolgimento dell’Italia nel conflitto in Libia, non solo per passare il cerino politico agli europei. L’obiettivo finale è piegare il colonnello Gheddafi e far sbarcare una forza di interposizione in Libia, con ampia partecipazione italiana. Un modello stile ex Yugoslavia, dove il contingente occidentale è arrivato dopo l’offensiva aerea.
Libia Con Luxuria bomba e non bomba
Il governo italiano, dopo una telefonata fra il presidente americano Barack Obama ed il premier Silvio Berlusconi, annuncia che cominciamo a colpire nuovi obiettivi di Gheddafi. I giornali titolano: "Bombardiamo la Libia". E prima cosa facevamo? Scherzavamo con 160 missioni aeree dal 17 marzo?