Gli occhi della guerra incrociati in tanti reportage in prima linea. Per questo gli occhi della guerra diventano il titolo di un libro fotografico. Un libro per raccontare, con immagini e sguardi fugaci, 25 anni di servizi dai fronti più caldi del mondo.
MAPUTO - “Ero nascosto in bagno quando sono entrati in casa e hanno preso mio zio. E’ stato decapitato con una catana, come se sgozzassero una gallina o un capretto. Il corpo da una parte e la testa dall’altra” racconta Paulo Manuel mimando con le mani la terribile scena. Il testimone mozambicano ha dovuto fuggire da Mocimboa da Praia nel 2019, all’arrivo dei jihadisti ispirati dall’Isis.
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23 gennaio 2014 | Televisione Svizzera Italiana | reportage
I cristiani combattono
I cristiani in Siria vivono fra due fuochi e iniziano a difendersi, armi in pugno. Queste sono le giovani reclute del Sutoro, una milizia cristiana nel nord del paese travolto dalla guerra civile. Le immagini sono state girate dagli stessi miliziani. I cristiani siriaci combattono al fianco dei curdi contro gli estremisti islamici di Al Qaida. Il nome Sutoro deriva da un’antica preghiera in aramaico, la lingua di Gesù Cristo. Dall’Europa non partono per la Siria solo volontari della guerra santa islamica. Ma pure giovani cristiani per proteggere le loro comunità minacciate di estinzione. Come raccontano i rappresentanti della diaspora cristiana nel vecchio continente. Da Locarno è partito per la Siria Johann Cosar, un ex sergente dell’esercito elvetico. Ufficialmente per documentare le sofferenze dei cristiani, ma in realtà ha dato una mano ad addestrare la milizia del Sutoro. Dei volontari cristiani in Siria, giunti dall'Europa, parla il rappresentante del Centro culturale mesopotamico di Locarno Sait il padre di Johan Cosar, il giovane di Locarno partito per la Siria, è un cittadino svizzero ed esponente di spicco del Partito che ha fondato la milizia cristiana. I servizi segreti di Damasco lo hanno arrestato lo scorso agosto. La famiglia non parla con la stampa ma a Berna il Dipartimento federale degli Esteri è informato del caso. Il governo siriano sostiene che Sait Cosar sia morto per infarto. Duecentomila cristiani sono già fuggiti dalla guerra civile. I loro rappresentanti, assieme ai curdi, avevano chiesto all’Onu di partecipare a Ginevra 2, senza ottenere risposta. Nel futuro della Siria, per i cristiani, è in gioco la sopravvivenza.