La storia di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone i fucilieri di Marina trattenuti in India per un anno con l'accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati. "I NOSTRI MARO'" è un e book di Fausto Biloslavo e Riccardo Pelliccetti, che ripercorre la vicenda attraverso documenti esclusivi, testimonianze, foto e video inediti. Un anno di sgarbi diplomatici, interpretazioni arbitrarie del diritto e umiliazioni, ma anche un anno di retroscena e di battaglie per riportarli a casa. Latorre e Girone restano in Italia, ma la storia non è finita. Ora è sotto tiro il nostro ambasciatore in India, Daniele Mancini, per il mancato rientro a Delhi dei marò.
articoli
27 marzo 2013 | Il Giornale | reportage I fucilieri seguono tutto in tv E i parenti: “Fateli tornare” [continua]
19 gennaio 2013 | Il Giornale | reportage I due marò condannati a restare in India [continua] [www]
18 marzo 2013 | Il Giornale | reportage E ora l’ambasciatore in India rischia l’arresto [continua] [www]
07 aprile 2013 | Il Giornale | reportage “Potevo evitare il disastro marò, mi fermarono” [continua]
24 marzo 2013 | Il Giornale | reportage I marò rischiano la pena di morte [continua]
06 aprile 2013 | Il Giornale | reportage Marò trattati come Bin Laden E torna l’incubo pena di morte [continua] [www]
12 marzo 2013 | Il Giornale | reportage “I marò restano in Italia” Il governo beffato alla fine beffa l’India [continua] [www]
India I due Marò
La storia di Massimilianno Latorre e Salvatore Girone i fucilieri di Marina trattenuti in India per un anno con l'accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati. Sul Giornale.it è raccontata nell'e book "I NOSTRI MARO'", che ripercorre la vicenda attraverso documenti esclusivi, testimonianze, foto e video inediti. Un anno di sgarbi diplomatici, interpretazioni arbitrarie del diritto e umiliazioni, ma anche un anno di retroscena e di battaglie per riportarli a casa. Latorre e Girone restano in Italia, ma la storia non è finita. Ora è sotto tiro il nostro ambasciatore in india, Daniele Mancini, come rappresaglia per il mancato rientro a Delhi dei marò.